Black List - Bufale un tanto al chilo, il sito mischia carte del corrotto Cicap.

 Denunciamo alle autorità di disinformatori e i debunker pagati per oscurare la verità

http://www.tanker-enemy.tv/Identified.htm In questo sito vorrei che con solidarietà si sosteneste la lotta a chi vuole nella rete oscurare e infangare chi da anni lotta per la verità portando alla luce i piani oscuri del sistema bancario, massonico, elitario, militare e politico e medico, inclusa la geoingegneria clandestina con le irrorazioni di scie chimiche che sono il maggior responsabile delle malattie di nuova generazione per via dei metalli pesanti tossici e polveri con nanotecnologie rilasciate per esperimenti di vario tipo... da anni queste battaglie vanno avanti, e lo stesso movimento 5 stelle che sta portando avanti la stessa battaglia seppur in settori diversi deve collabora per adesso almeno a non lasciare spazio a questi mercenari di contaminare la rete appena sorgono e vi assicuro che spuntano come i funghi. Questi stessi minacciano l'informazione libera e anche lo stesso movimento, questa mattina su la cosa uno di loro ha pubblicato uno dei loro velenosi video su la cosa, che ho prontamente segnalato a Marco via mail, fornendogli anche la relativa lista degli attuali disinformatori già segnalati alle autorità me che continuano dietro anonimato e disinformare come il cancro... nel link di tankerenemy trovate la lista i nomi e i cognomi di questi viscidi criminali, che cercano di attaccare insieme ai servizi segreti alla magistratura questo sito importante di vera informazione libera che porta alla luce una delle più sconvolgenti verità che dopo il governo corrotto sarà da affrontare e forse sarà la più complicata. Arrivederci con affetto. Salvatore Casaccio                                                                                                          

Attivissimo? Che cosa sei? Che cosa sei? Parole, parole, parole …


In questi video viene analizzato nel dettaglio il metodo del debunking, prendendo spunto dal confronto sull’11 settembre avvenuto il mese scorso fra Tom Bosco e Paolo Attivissimo.
La prima parte potrà forse risultare meno interessante per chi già conosce bene l’argomento, ma bisogna ricordare che questo tipo di documenti viene fatto soprattutto per chi ancora la materia non la conosce a fondo. E’ importante imparare a distinguere nettamente il modo di ragionare dello scettico, che procede dai fatti alle conclusioni (pensiero critico, o analitico), e quello del debunker, che parte invece da una conclusione obbligata, e poi cerca di adeguare i fatti a tale conclusione (pensiero dogmatico).
Ci si augura quindi che l’utente di luogocomune voglia considerarlo anche come un eventuale strumento … da diffondere fra coloro che si avvicinano per la prima volta ad un argomento delicato come quello dell’undici settembre, fornendogli gli strumenti necessari per distinguere al meglio i diversi metodi di approccio fra i sostenitori delle due posizioni.
Detto in altre parole: “Il debunker: se lo conosci lo eviti”.

Massimo Mazzucco


Paolo Attivissimo su Espresso (chi la pensa diversamente è un disinformatore)


Si, cari lettori, ci siamo di nuovo. Paolo Attivissimo si sfoga sull’espresso. Come al solito puntando il dito su tutti coloro che parlano di complotti e cospirazioni. Lo fa indicandone una espansione esponenziale grazie alla nascita e la diffusione dei social network, perchè, a suo parere, riportano in augue vecchie bufale (Una giustificazione molto forzata che non ha fondamento nella realtà). Come al solito cerca di accumunare bufale di tutti i giorni a eventi di maggior portata che meritano un approfondimento. Come si fa ad accostare una pubblicità virale su youtube all’11 settembre? Il filmato della ragazza lo hanno visto così tante persone semplicemente perchè è un video forte, che attira l’attenzione del pubblico. Se ci fosse stato internet ai tempi di Twin Peaks, il promo non sarebbe diventanto popolare come se non di più al filmato della ragazza presa sotto dalla macchina? Non è questione di bufala o meno in questo caso è questione di viral marketing! Come sempre Attivissimo usa fallacie logiche per portare avanti le sue tesi, risultando credibile alla massa, ma poco obiettivo per chi conosce l’argomento e vuole genuinamente combattere un sistema che evidentemente sta crollando a pezzi, è una bufala anche questa Attivissimo? Il sistema è apposto così? Tutto va bene e nessuno compie tramacci? Non penso proprio.
Tornando all’11 settembre, vi sono prove schiaccianti che si tratta di un autoattentato, moltissimi siti web nel mondo con fonti affidabili e fatti alla mano stanno combattendo perchè la verità venga fuori. Ma su questo tema attivissimo è stato controsbufalato già qui.
Cosa ne continua a parlare a fare? Ci sono migliaia di ingegneri che possono confermare che l’11 settembre è stato un autoattentato, ma chissene, Paolo sa meglio di loro come sono andate le cose.
Attivissimo fa le veci del Cicap, una associazione creata negli anni 80 per sbufalare i vari maghi, santoni, taroccate varie. Nobile scopo, se non fosse per il fatto che questo ente si è riadattato (dato che ormai fortunatamente ormai tutti sanno delle dubbie capacità dei vari maghi da televisione) indossando gli abiti di debunkers. E’ come se un operaio addetto al controllo qualità di componenti per automobili si proponesse al controllo qualità della Nasa. Non è possibile! La cosa che fa imbestialire è che Attivissimo e il cicap assieme ad una marmaglia di disinformatori su cui tornerò in seguito, ha la presunzione di sapere tutto e nello specifico che ogni tipo di “attività cospirativa” è una bufala.
Piero Angela, membro effettivo del Cicap, sul Cicap
Questa ignoranza si sente anche dal fatto che usa termini come “cospirazione”, “cospiratori” “complottismo” “complottisti” per indicare la nostra categoria di blogger.
1)I vocaboli che usi non sono solo errati, ma indicano proprio coloro che si cerca di smascherare. Sono i complottisti che ordono il complotto non i blogger! Al massimo cercano di portarli alla luce.
2)Perchè questo tipo di informazione aumenta? Perchè la gente si sta svegliando e ha voglia di capire perchè succedono certe cose, perchè il sistema crolla. Paolo, non siamo più bamboccioni rincoglioniti a cui va bene tutto, vediamo,sentiamo capiamo come vanno le cose, solo che la maggior parte delle persone non ci fa ancora caso perchè assorbita dalla vita caotica a cui sono sottoposte.
Plasmare e modificare la realtà a piacimento è poi una attività che Attivissimo predilige. Si legge: “Spesso le bufale catastrofiche nascono per avere mal interpretato una notizia sul giornale. Per esempio si legge che un pianeta passerà vicino alla Terra? La notizia diventa ci colpirà e moriremo tutti”…
Quando mai un pianeta si è avvicinato alla Terra? Questo significa abbassare l’argomento “teorie della cospirazione” a livelli di stupidità tali da farci apparire dei folli senza un pò di senno. Ma stiamo scherzando? Anche se questa dichiarazione fosse stata a scopo esemplificativo il messaggio comunicato passa e allontana le persone ancora di più dalla verità.
Le scie chimiche… Perchè non spieghi che ci sono le scie di condensa e le scie chimiche?
Una scia di condensa è effettivamente quello che tu sostieni, è molto corta e fina e scompare subito, dato che il ghiaccio sciogliendosi  annulla l’effetto ottico, ma questa ad esempio, è una scia di condensa?

Non penso proprio.Spiega il perchè le scie di condensa durano pochi minuti mentre quelle chimiche molte ore? Non c’è qualcosa che suona male in tutto ciò? O va bene così, tanto è roba da cospirazionti?
Vorrei ricordare per i più giovani che il Cicap dava questa spiegazione per i cerchi nel grano a inizio anni 90 (ovviamente additava come eretico tutto il resto delle teorie): Animali in calore che lasciavano impronte nei campi di grano…..?!? Questo per dimostrare quanto sia affidabile la loro ricerca…sono degli staroccatori di maghetti da tv, per il resto meglio che stiano zitti!
Il cicap dispone anche di strumenti non diretti, come blog e siti dove il “complottista” di turno viene sputtanato letteralmente. Parole come figlio di puttana, pazzo psicotico, drogato, trovati un lavoro,ignorante. Vengono usate più spesso delle preunte risposte di debunking. Appunto perchè molte “teorie della cospirazione” non sono teorie ma fatti che sono avvenuti e avvengono. Questi giovanotti webmaster hanno raramente nozioni corrette e spesso disinformano in mala fede le persone.
Questi siti funzionano così:
1)INDIVIDUAZIONE ARTICOLI “COSPIRATIVI”
2)COPIA INCOLLA SUL SITO PROTETTO DAL CICAP
3)INDIPENDENTEMENTE SE LA INFORMAZIONE SIA CORRETTA O ERRATA INSULTARE E’ LA PAROLA D’ORDINE
4)SE IL MALCAPITATO WEBMASTER REAGISCE SPUTTANARLO ANCORA DI PIU’ IN GRUPPO POSSIBILIMENTE CHE DA SOLI SIAMO CODARDI.
Questi siti continuano incessantemente a copiare ogni notizia presente sui blog senza che nessuno gli abbia provocati o offesi…
Non mi sembra un comportamento corretto,ne da parte di quei corrotti webmaster ne dal Cicap. Se un giorno si rendessero pubblici tutti i commenti e le affermazioni dei presunti debunkers il cicap ne uscirebbe dilaniato, più di quanto già non lo sia dato i metodi che utilizza.
Anche dopo moltissime denunce dalle varie utenze i vari siti non chiudono dato che sono coperti dallo stato e dai servizi segreti. Anche Paolo protegge questi siti: guarda QUI
Se Attivissimo e il Cicap si dichiarano così scientificamente corretti e trasparenti, perchè si affidano a questi mezzucci per far prevalere la loro opinione? Non basterebbero i fatti?

Il bello, il brutto ed il (C)attivissimo


Lui non ve le rivelerà perché, spesso, sono le sue. Inganni, censure e mozzarelle nell’allevamento di bufale più linkato d’Italia.
Intorno ad Attivissimo si sta creando una sorta di “setta di opinione”: Attivissimo è diventato il sacerdote, a volte fin troppo autoritario, di una setta di opinione seguita fideisticamente da un gran numero di utenti di Internet. Non è certo l’unico, intendiamoci. Il suo è un destino comune a molti altri blogger che, grazie ai loro scritti, sono riusciti a guadagnarsi autorevolezza.
Tuttavia nei suoi siti si può notare una leggera dissonanza tra gli intenti dei suoi blog – di smascherare i guru “new age” e “next age” – ed il suo status quasi di gurudell’anticomplottismo, condizione che egli coltiva con un certo compiacimento.
Se il suo scopo è di smascherare le “autorità” più stravaganti, i capi carismatici delle fisime più incredibili e antiscientifiche, stranamente i suoi blog sono frequentati in buona parte da adulatori accondiscendenti che spesso leggono i suoi scartafacci in modo acritico e sovente sembrano riporre in lui una fede smisurata. Nei blog di Attivissimo, nonostante si discutano temi caldi e controversi, fra i commenti non sempre trovano spazio le opinioni in disaccordo, i dibattiti o le analisi contrastanti con le sue.
Il bello è che questo non avviene solo sui suoi blog, ma perfino in quello spazio “libero” che spesso è Wikipedia, dove la sua pagina personale è di volta in volta rigorosamente purgata da qualunque possibile accenno di critica, quand’anche provenga da professori universitari (vedi nota a questo articolo).
Dopo l’11 settembre 2009, probabilmente Attivissimo ha iniziato ad accorgersi che il numero degli utenti in disaccordo con lui stava crescendo e che gli creavano un po’ troppi problemi e reazioni colleriche. Un po’ come quella volta in cui un utente scomodo fu caldamente invitato dallo Sbufalatore Capo ad andarsene dal suo blog, anche se non aveva offeso nessuno, non si era macchiato di veri e propri abusi della netiquette considerata “normale”, ma semplicemente perché dissentiva, senza aver prima fatto conoscere a tutti le sue credenziali professionali. Attivissimo, probabilmente sempre più intimorito da quest’ondata crescente di dissidenti che commentavano sul suo sito, poco dopo l’11 settembre 2009, ha optato per una “democraticissima” scelta già operata da alcuni grandi testate giornalistiche online, affezionate alla facoltà di monologare tipica dei mass media: ha optato, dicevamo, per la scappatoia di chiudere definitivamente i battenti e di impedire qualunque commento. Gli unici autorizzati a proferire parola da allora in poi sarebbero stati i gran sacerdoti della Setta “sbufalatrice”.
Uno penserebbe che uno “sbufalatore”, uno “smascheratore” abbia a cuore anzitutto la trasparenza ed abbia in odio tutto ciò che è oscuro, nascosto e censurato. Ebbene, con Attivissimo si sbaglia: lui è uno smascheratore che non vuole che sui suoi siti si dibattano i suoi scritti, neanche fra i suoi adepti, neanche fra i suoi scodinzolanti utenti di fiducia… Un caso davvero insolito, questo di un “CICAPino” sedicente demistificatore che sembra considerare i propri scritti come tavole mosaiche e sembra aspirare all’infallibilità papale…
Non potrebbe semplicemente moderare i commenti, cancellando eventualmente quelli che presentano offese gratuite e mantenendo tutti gli altri? Non dovrebbe essere cosa troppo impegnativa con gli strumenti che offre Blogger nel 2010…
Fonte: bufalattivissimo.splinder.com

Come funziona il Blog di Paolo Attivissimo?

Chi conosce e chi non conosce il Blog di Paolo Attivissimo all’indirizzo http://attivissimo.blogspot.com sara’ sicuramente interessato a sapere come funziona questo blog.
Attivissimo (che tra l’altro si e’ “allargato” con anche il sito Attivissimo.nethttp://complottilunari.blogspot.comhttp://undicisettembre.blogspot.com) si autodefinisce giornalista informatico e cacciatore di bufale.
Il blog ha avuto fama principalmente perche’
  • “sbufala” notizie di cronaca di basso livello
  • presenta articoli interessanti sulla tecnologia
  • Paolo Attivissimo presenta un programma radiofonico in Svizzera
Il fatto di andare a “sbufalare” notizie o articoli comparsi su giornali o programmi tv consente di aumentare l’interesse per il blog ed inoltre fornisce un grado di credibilita’ elevato che viene rafforzato da articoli interessanti sull’information technology.
Quanto sopra viene poi integrato dall’autore con articoli di derisione verso coloro che si pongono domande a scopo riflessivo su argomenti quali
  • il “fenomeno” delle scie chimiche (irrorazioni chimiche nei cieli),
  • la presenza degli alieni (creature extra terrestri sul pianeta terra o nel sistema solare),
  • le terapie alternative alla medicina ufficiale (medicina germanica, medicine orientali, agopuntura, pranoterapia, etc.),
  • la veridicita’ dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11.9,
  • la veridicita’ dello sbarco sulla luna del 1969 (ed ipotesi di sbarco effettivo qualche anno dopo mantenuto top secret).
Sono certamente tematiche delicate e che richiedono attenzione nell’identificare le fonti attendibili e ad escludere i ciarlatani, ma sono sicuramente tematiche su cui riflettere soprattutto quandi ci si trova di fronte ad eventi che tra loro sembrano correlati e coperti dalla censura dei governi mondiali.
Arriviamo al punto…. come funziona il blog di Attivissimo?
In parte e’ stato descritto sopra ed e’ cio’ che lo rende “autorevole”; tale autorevolezza Attivissimo poi la utilizza per dare forza e credibilita’ alle proprie affermazioni riguardo le 4 tematiche sopra indicate.
Cio’ che voglio dire e’ che bisogna sempre fare attenzione a cio’ che si legge ma non e’ nemmeno giusto dare sempre tutto per scontato.
E’ per questo che ritengo opportuno esaminare anche situazioni che possono risultare difficili da concepire o al di fuori delle affermazioni dei principali mass media ma che presentano risvolti interessanti, razionali e degni di essere trattati ed analizzati piu’ dettagliatamente.
Se avessi scritto le ultime tre righe sopra indicate, in un commento ad un qualsiasi post di Paolo Attivissimo cosa sarebbe successo?
Nell’arco di poche ore sarebbero intervenute alcune persone a deridere le mie affermazioni, a darmi del complottista, del bicarbonatista, del mazzucchino (da Massimo Mazzucco), del complottolunarista o altre parole denigratorie nei confronti di un libero pensiero tra l’altro molto razionale ed educato (lo dico perche’ sono gia’ intervenuto con commenti sul suo blog di Attivissimo ed i trattamenti sono stati pessimi per non dire penosi).
Poi dopo qualche altro commento a favore o a sfavore di quanto detto, solitamente interviene Attivissimo con una concisa valutazione della situazione che porta, con buone tecniche di marketing, ad analizzare o trattare un problema connesso ma diverso da quello in questione facendo comunque passare il commentatore in questione, per un credulone (per non dire di peggio).
Considerando che il tutto avviene nell’arco di poche decine di minuti mi risulta facile pensare che dietro al blog di Attivissimo vi sia uno staff di 5-10 persone dedicate a “moderare” i commenti in questo modo: niente censura ma derisione degli utenti.
I motivi di tutta tale censura dei pareri difformi da quanto propugnato dal “sistema massonico politico economico” sono a me ignoti… anche se personalmente ho le mie idee che magari riportero’ in un successivo post.
Fonte:
INFORMARMY.com

COMUNICATO AI LETTORI

Come già comunicato, abbiamo provveduto ad effettuare denunce alla Polizia Postale contro i siti che sottraggono materiale ai blog allo scopo di dileggiare e diffamare gli autori.
Ci siamo resi conto di quanto questo problema attanagli non pochi blogger. Leggendo il forum di Google si trovano molti casi del genere, e anche diverse richieste di aiuto. Ad esempio, leggiamo:
“Salve. Il mio blog l’ho creato per diffondere le mie idee e le notizie che trovo interessanti. Dunque chiunque può copiare, ovviamente preferisco che il mio blog sia citato. Purtroppo c’è un tipo che ha aperto un blog solo per copiare tutti i miei post e tutti i posti di altri blog amici, ci insulta e ci diffama, ecc. Persino il titolo del suo blog è quasi uguale ad uno dei blog dei miei amici. Per favore mi-ci puoi consigliare cosa fare?” (tratto dal forum di assistenza blogger di Googlehttp://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=4333ef8c8ca78431&hl=it per leggere altri casi andare ai linkhttp://blog.solignani.it/2002/12/11/diffamazione-via-internet/
http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=34304ad22632f78f&hl=it
http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=48cec4f3e5ec33f7&hl=it).
Abbiamo notato che questo appello (come altri: http://www.google.com/support/forum/p/blogger/thread?tid=48cec4f3e5ec33f7&hl=it) non ha ricevuto alcuna risposta, e questo fa capire che i blogger non ricevono attualmente da Google la necessaria protezione contro chi infrange le leggi che proteggono il diritto al rispetto della dignità personale.
Noi consigliamo di non limitarsi a segnalare il reato a Google ma di sporgere denuncia alla Polizia Postale della propria città. Per trovare l’indirizzo andare al link:https://www.denunceviaweb.poliziadistato.it/polposta/wfsceltasito.aspx
Il servizio di hosting che ospita il blog non è responsabile dei reati commessi perché la responsabilità penale è personale, ma “a carico del provider, comunque, esistono obblighi di informazione e comunicazione, essendo egli tenuto senza indugio a informare l’autorità giudiziaria o amministrativa, qualora sia a conoscenza di presunte attività o informazioni illecite riguardanti un suo destinatario del servizio e a fornire, su richiesta delle medesime autorità, le informazioni in suo possesso atte a consentire l’individuazione del destinatario del servizio, al fine di prevenire attività illecite” (fonte: http://brunosaetta.it/diritto/diffamazione-online.html).
Noi abbiamo informato Google delle denunce, e faremo ciò che è possibile per risolvere questo problema, inducendo a rispettare le leggi vigenti, e proteggendo i diritti di chi desidera soltanto esprimersi attraverso uno spazio web.
Grazie a tutti
Fonte: La nuova energia

La struttura bipolare della lingua come sistema ideologico di controllo: diagnosi di un caso patologico, l’idioletto di Paolo Attivissimo

Siamo abituati a ragionare in termini duali. Quasi tutte le lingue indoeuropee odierne, con la loro struttura, rispecchiano e, nel contempo, generano una visione bipolare: maschile, femminile; singolare, plurale; attivo, passivo… La terza “forza” degli idiomi, sorta di entanglement linguistico, si è perduta: restano fossili di duale e di neutro in vari idiomi. Lo sloveno ha conservato il numero duale.
Da un lato, il quadro linguistico contemporaneo si può considerare il risultato di una semplificazione dei sistemi comunicativi, dall’altro la dicotomia è causa-conseguenza di una percezione del mondo in cui si tende a contrapporre soggetto ed oggetto. E’ tipico del pensiero occidentale, dai presocratici in poi, una tendenza a separare l’io dal non-io, l’uomo dalla natura, il passato dal futuro etc. La distinzione, così utile per un approccio conoscitivo basato sul raziocinio, col passare del tempo, è divenuta divaricazione, scissione. Il termine “scienza” deriva dal latino “scindo”, “dividere”. Simile ad una falda sotterranea la cui eco si può appena udire accostando l’orecchio al terreno, è quella tradizione che, circoscrivendo l’attenzione al mondo ellenico, trova in Eraclito il suo principale iniziatore. Nei frammenti del filosofo sono incluse riflessioni che nell’oscurità e nel paradosso trovano la loro dynamis semantica. Questa tradizione è, però, marginale rispetto alla corrente dominante di tipo razionalistico-“scientifica”.
Siamo avvezzi a pensare che il bipolarismo del linguaggio sia un risultato del carattere duale del mondo, laddove tale carattere è almeno in parte imposto, sulla base di uno schema culturale, di un a priori linguistico ed ideologico. La riflessione sulla natura della conoscenza e sulle strutture mentali potrebbe ampliarsi con lo studio di quei linguaggi che, non dominati da una logica aristotelica, potrebbero ampliare l’orizzonte gnoseologico. Mi riferisco, ad esempio, all’idioma dei nativi americani Hopi. La loro lingua non contempla parole-verbi e parole-sostantivi, ma lessemi-avvenimenti, riflettendo così più strettamente la dimensione degli eventi in cui viviamo. Inoltre la parola-avvenimento possiede tre modalità: certezza, probabilità, immaginazione. Invece di ricorrere all’espressione: “Un uomo attraversa il fiume con la canoa”, un hopi impiega il sintagma uomo-fiume-canoa in tre combinazioni diverse, secondo che si tratti di un’azione osservata, riportata da altri o concepita. Non è chi non comprenda la ricchezza e la duttilità di tale funzione idiomatica che si discosta dall’idolatria del fatto e dell’oggettività, vera ipoteca per lo studio dei fenomeni, soprattutto quando diviene il dogma che gli scientisti impongono dall’alto della loro tracotante saccenteria.
Anche le lingue indogermaniche custodiscono, nel loro repertorio morfo-sintattico e lessicale, frammenti di consustanzialità cronotopica: basti pensare al caso locativo che denotava sia lo spazio sia il tempo, ma questi tratti si sono o atrofizzati o oscurati a tal punto che la lingua odierna assomiglia sempre più ad un codice binario, alla neo-lingua orwelliana, scarna e rachitica, incapace di esplorare la realtà, di sondare la profondità dei problemi, di evocare il senso, di sfiorare l’orizzonte dell’anima. E’ una pseudo-lingua che trova la sua più esemplare, tragica incarnazione in Paolo Attivissimo, in cui all’assoluta assenza di pensiero, ridotto ad un larvale delirio, si abbina la deformazione ideologica, il tutto sotto il segno della disfasia. Qui occorre riportare un eloquente, sebbene orrido saggio dell’elocuzione in oggetto, campione tratto da un’intervista che Attivissimo ha rilasciato ad un gazzettiere. Si noti, all’interno della dissertazione sulle scie tossiche, la ripetizione fino all’uggia di verbi opachi e fiacchi (“esserci”, “dire”, “fare”), l’agonia della sintassi ridotta a rantolo, la coazione a ripetere sui “fatti”, sintomo di una visione piattamente ottocentesca e di una volontà di controllare il reale che, sebbene ad un livello ormai degenerato, si inscrive nella Weltanschauung baconiana. (Si legga, a tale proposito, l’eccellente articolo di Francesco Lamendola, Spietata manipolazione di cose, vegetali ed animali nella Nuova Atlantide di Francesco Bacone, 2007).
Paolo Attivissimo – “Da una parte ci sono dei fatti, c’è una grande quantità di letteratura tecnica, scientifica che è coerente e dimostra una situazione. Dall’altra c’è una serie di teorie alternative. Infatti i vari sostenitori delle scie chimiche non sono d’accordo su che cosa siano, quale sia lo scopo per il quale esisterebbero queste scie chimiche. Quindi non possiamo dire “c’è da una parte e dall’altra a pari merito”. Da una parte c’è un enorme corpus scientifico di esperti di settore. Dall’altra abbiamo un gruppo di non esperti, molti dilettanti, che non sono nemmeno d’accordo fra di loro su quali teorie devono sostenere.
È comprensibile, perché non si pretende che un politico sia per definizione esperto in qualunque cosa. Anzi, ci sono in archivio tanti casi di politici che hanno fatto interrogazioni su argomenti totalmente bufalini. Ricordo, per esempio, il questore Ballaman che ai tempi fece un’interrogazione parlamentare per scoprire cosa c’era dietro l’allarme di un numero telefonico che addebitava cinquanta euro alla chiamata. E poi in realtà era una bufala che poteva controllare via internet. Quello che voglio dire è che il fatto che un politico faccia un’interrogazione non vuol dire che la domanda che fa è scientificamente fondata. Semplicemente un politico, come ogni altra persona, se non è correttamente documentata sui fatti, se non conosce la materia della quale sta parlando, può dire delle fesserie.
Sì, l’attacco è abbastanza frequente. Purtroppo devo sconfessare chi sostiene che io faccia parte della C.I.A. o dei massoni. Mi piacerebbe molto, perché vorrebbe dire che io sarei pieno di soldi, avrei grandi sponsor e potrei averne dei vantaggi nella mia vita personale. Purtroppo non è così, queste indagini le faccio per pura curiosità personale perché queste cose sono un’offesa alla scienza. Minacce sì, ne capitano. Per fortuna fino adesso sono sempre state incruente, grosse parole, ma il cane che ha abbaiato non ha mai morso. E spero che vada avanti così, sinceramente. Da come vedo anche in altri settori che sostengono teorie del complotto, se si è comodi a casa propria, a riparo dello schermo del computer, si lanciano minacce e si dicono cose che magari faccia a faccia non si ha il coraggio né di dire né di fare.
Non è un’accusa, è un dato di fatto: fra loro non c’è un esperto di settore: né un meteorologo, né un pilota di linea, né nessun altro del settore, come può essere un climatologo, che dica che le scie chimiche siano un fenomeno reale.
Giustissimo, infatti non mi presento io come autorità del settore. Non faccio altro che quello che può fare qualsiasi persona di fronte a un fenomeno sul quale vuole indagare: chiedere agli esperti. Ed è quello che ho fatto: ho chiesto agli esperti, ho chiesto ai piloti di linea, ho chiesto ai meteorologi, ho chiesto ai chimici e tutti mi dicono “Guarda, questa storia delle scie chimiche è una stupidaggine”. È comprensibile che alcune persone poco familiari con il linguaggio della scienza e le regole della scienza possano essere sedotte da questa storia. Perché è una bella storia, effettivamente, molto intrigante, questo grande complotto con questi aeroplani che vanno in giro, spruzzano e avvelenano. Suona, di primo acchito, interessante e avvincente. È un bel romanzo. Poi si va a vedere i fatti e si ci rende conto che la verità è più banale.
Intendiamoci, non è che una persona, per il fatto di essere esperta in un argomento, è quindi esperta e infallibile in tutti gli altri. Io ho visto anche fisici prendere delle cantonate in ingegneria strutturale. Questo perché sono due argomenti completamente distinti. Quando c’è una domanda di ingegneria strutturale si fa questa domanda a un ingegnere strutturista, quando c’è una domanda di fisica la si fa a un fisico. Ed è così che si fa nella scienza. Si mettono a confronto i pareri professionali e quindi si ottiene un quadro generale. E un consenso. Alla fine si guarda il consenso: la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che la meteorologia funziona in un certo modo, gli aerei quando volano rilasciano una quantità di condensa significativa che forma l’equivalente di nubi e queste nubi seguono le leggi della chimica e della fisica nel dissolversi o persistere più o meno a lungo nell’atmosfera. Quindi lì la cosa finisce.
Anche se il tuttologo avesse un briciolo di ragione sugli argomenti che tratta con sconvolgente incompetenza e perfetta malafede, la sua prosa anfanante e stentata, il lessico esangue, gli strafalcioni, il periodare regressivo da bimbo di tre anni significano, in modo palese, il vuoto culturale, la crisi definitiva ed irreversibile della società odierna che trova in questo esempio di analfabetismo moltiplicato all’ennesima potenza un punto di riferimento, uno psicofarmaco contro la nevrosi. Né si può obiettare che, poiché il testo riproduce alcuni passaggi di un’intervista, l’idioletto è meno sorvegliato: infatti chi dimostrerà il coraggio leonino di leggere un articolo di Heidi noterà, nell’ambito di un’esposizione un po’ più articolata, il medesimo balbettio linguistico, la stessa confusione mentale e concettuale, simile al farfuglio di un bruto, che uscito da una caverna, scorge stupefatto, per la prima volta nella sua vita, un’eclissi.
Nel caso di cui ci siamo occupati, l’idioma è quello di uno per il quale l’epiteto più calzante è idioma trasformato in aggettivo e con una sola lettera differente.
Fonte Tankerenemy

Report, il Cicap e la disinformazione istituzionalizzata

Che cosa distingue l’uomo dal servo? Potremmo porre questa domanda alla giornalista della RAI, Milena Gabanelli, conduttrice della trasmissione Report. Molti di voi sono già al corrente della preoccupante deriva del “giornalismo” italiano, ormai da tempo succubo di poteri forti. Abbiamo avuto l’ultimo sconcertante esempio di questo declino con la surrettizia comparsa degli esponenti del C.I.C.A.P., comitato che coordina i disinformatori italiani, sulla Rete e fuori dalla Rete. L’esponente di spicco di questa associazione dai dubbi scopi è l’autodefinitosi giornalista Paolo Attivissimo, carta di identità svizzera sempre in bella mostra, quando ci sono da negare verità scomode al regime.
Così, in una puntata di Report, ecco che l’armata brancatopone al completo ci svela l’arcano: le scie chimiche non esistono, a Caronia tutti gli incendi sono opera di piromani etc.
Ovviamente non è accettabile che dalla R.A.I., che si vanta di essere “servizio pubblico”, possano essere ospitati simili personaggi che, come è noto, sono il volto presentabile (si fa per dire) dietro al quale nascondere e lasciar agire, protetti dalla magistratura, elementi come Fulvio Turvani Massimo della Schiava. Eppure la pseudo-giornalista d’assalto, che in verità non rischia mai niente, visto che le eventuali responsabilità legali sono sempre degli inviati freelance che realizzano i vari servizi, ha poi avuto l’ardire di cercare una giustificazione per aver ospitato il C.I.C.A.P. nella sua trasmissione.
Peccato che ella abbia dato voce e lustro a gente come Paolo Attivissimo, il quale, sul suo blog “sciechimicheinfo.blogspot.com“, oltre che toccare il livello infimo della sua carriera di disinformatore, ringrazia, a fondo articolo, il suo amichetto Massimo Della Schiava (il fioba), linkando questo delirante post, nel quale viene pubblicato un falso documento di identità con la mia fotografia e la mia firma in calce.
Paolo Attivissimo, grande esperto tuttologo ora afferma (visto che non può più negare la quota cumulo degli aerei chimici), che le scie di condensa si possono formare anche al livello del suolo. Egli infatti scrive:
Secondo i sostenitori dell’esistenza delle ‘scie chimiche’ vi sarebbero dei limiti di quota sotto i quali le scie di condensazione non possono formarsi e pertanto qualunque scia emessa da un velivolo al di sotto di tale quota sarebbe anomala e dunque “chimica”.
I fatti smentiscono quest’affermazione. Una scia di condensazione si forma se si verificano le opportune condizioni di temperatura, pressione e umidità relativa (preesistente o generata dallo scarico dei motori). La quota non è un parametro: semplicemente, le suddette condizioni idonee alla formazione di scie di condensazione si verificano solitamente al di sopra di una certa quota. Ma nulla vieta che si verifichino a bassa quota o anche a livello del suolo.La fotografia qui sotto è la dimostrazione più eloquente di questo fatto. È stata scattata il 24 novembre 2009 a Bodaybo, in Russia, e ritrae un turboelica Antonov An-24RV, marche RA-46625, che decolla con una temperatura al suolo di -43°C e genera scie di condensazione a livello del suolo. L’originale e i dettagli sono disponibili su Airliners.net“.
Ora, a prescindere dal fatto che Airlines.net è un sito acquisito da tempo (il suo creatore è morto in circostanze poco chiare circa un anno fa) e che quindi può pubblicare qualsiasi foto a favore della bislacca tesi delle contrails, è palese che quanto ritratto in questa foto è il fumo prodotto dalla combustione, tanto è vero che è visibilmente azzurro! O vorrebbero che noi credessimo che la condensa assume tale colorazione? Inoltre i dati exif della foto pubblicata sul sito sopra citato, evidenziano che il file immagine è stato modificato e da esso sono stati rimossi tutti i riferimenti alla macchina fotografica con la quale è stata scattata l’istantanea. I sospetti sono dunque leciti.
Che cosa troviamo su N.A.S.A. GLOBE?
Le scie di condensazione sono nuvole a forma di linee che sono prodotte dalle emissioni dei motori a reazione degli aerei. Questo processo di condensazione avviene tipicamente a quote di 8-12 Km al di sopra della superficie della Terra.”
Insomma, a mano a mano che vengono raccolti dati inconfutabili a dimostrazione delle basse quote di volo dei tankers, gli “esperti” presentati dalla Gabanelli come scienziati di primo livello, modificano le leggi della fisica a loro piacimento, infischiandosene delle decine di testi e manuali sul tema e prendendo per i fondelli i malcapitati lettori che hanno la sventura di approdare su quelle pagine.
Attivissimo e gli altri sono una vergogna vivente e quindi non possiamo che congratularci con Milena Gabanelli che, evidentemente, si sente a suo agio insieme con ciarlatani che della scienza, quella vera, fanno strame e stupro quotidiano.
Sarà per questo che Milena ci tedia con il noto ritornello di Simone Angioni “Nel senso che…”? A star con lo zoppo, si impara a zoppicare.
Gabanelli, per il futuro, segua un consiglio spassionato, scelga meglio le sue amicizie. Non è il massimo per la sua reputazione, appoggiare diffamatori di professione quali, ad esempio, Massimo Della Schiava. Ha visto il livello di costui? Poi non si lamenti se le arrivano rotoli e rotoli di carta igienica. Ognuno di noi raccoglie quel che semina.
AGGIORNAMENTO: analizzando a fondo la foto mostrata dal disinformatore Massimo Della Schiava e rilanciata da Paolo Attivissimo, essa appare il risultato di una manipolazione ad un programma di grafica. Tracce di pixels blu sono presenti anche sui tetti delle case, sugli alberi e sulle sterpaglie, per cui si suppone l’uso di un particolare filtro, impiegato per accentuare la consistenza dei fumi.
Fonte TankerEnemy 

Quei Talebani del CICAP

Un camion carico di letame ha scaricato il suo contenuto nella sede centrale del comitato scientifico del CICAP :-) Mittente; "LA VERA INFORMAZIONE SCIENTIFICA."

Ogni anno il Cicap attua inutili convegni Nazionali. Il CICAP, l'associazione sorta nel 1989 per dimostrare le falsificazioni dei cosiddetti fenomeni extrasensoriali.
Fin qui non ci sarebbe nulla da obiettare.
La gran parte dei cosiddetti fenomeni fisici prodotti da sedicenti medium, guaritori, cartomanti e maghi, infatti sono sicuramente il frutto d'ignoranza, di superficialità, di superstizioni, d'imbrogli e di cattiva fede.
Ciò premesso, però, almeno quattro sono le obiezioni che devono essere poste.
La prima riguarda la premessa su cui si istituisce il CICAP che sin dal primo giorno della sua fondazione ha sempre negato, in modo preconcetto, ogni possibilità di esistenza di fatti paranormali.
In ambito scientifico, questa posizione è intollerabile: rifiutare un presunto fenomeno o una semplice ipotesi vuol dire compiere lo stesso percorso di preconcetto, superstizione e cattiva fede che poi si attribuisce alla parapsicologia.
La scienza non ha preconcetti: il CICAP sì.
Per fare un esempio, il ricercatore universitario Rhine, prima di decidere sull'esistenza o meno della telepatia, ha ricercato per trent'anni, effettuando centinaia di migliaia di prove. Non ha deciso esaminando uno o due casi (positivi o negativi perché magari dovuti a imbroglio) ma li ha estesi a migliaia di persone, in modo da ottenere una casistica su base scientifica.
Il CICAP non ha mai proceduto con una metodologia del genere, limitandosi, in modo non scientifico, a esaminare casi singoli per trarne generalizzazioni che, ovviamente, non fanno statistica ma solo opinione.
Una procedura, quindi, decisamente anomala se si parla di "metodo scientifico".
Ci si potrebbe chiedere se gli operatori del CICAP procedono allo stesso modo quando, come scienziati, lavorano nei propri laboratori universitari.
La seconda obiezione è una domanda di metodo: per il CICAP che cosa sono la ragione e la razionalità che tanto predicano?
Ad esempio le cellule, prima dell'invenzione del microscopio, a chi le avesse ipotizzate erano frutto di follia? L'inconscio è un'invenzione di Freud? L'estetica è un gioco enigmistico della mente, oppure è una critica intuitiva della bellezza?
Cos'è dunque la razionalità? E' vero solo ciò che è ripetibile in laboratorio e dunque i sentimenti (che sono astratti) appartengono alla sfera degli inganni psicologici?
La terza annotazione è che il CICAP (tranne per il caso dell'infelice articolo sul miracolo di San Gennaro) non mantiene la stessa linea per quanto riguarda i miracoli che la Chiesa attribuisce ai santi.
Le stimmate, prodotte da San Francesco e da Padre Pio erano una manifestazione isterica? Sant'Antonio aveva veri fenomeni di bilocazione? Gesù camminò veramente sulle acque, moltiplicò il pane e i pesci, guarì gli infermi e risorse dalla morte? Oppure, come direbbe James Randi, fu solo un illusionista da baraccone che prese in giro povera gente ignorante?
I profeti profetizzavano il futuro, oppure erano come i cartomanti della televisione?
Ci piacerebbe che il CICAP mostrasse la stessa faccia intransigente anche verso i miracoli.
Oppure ha questa organizzazione paura dei potenti cardinali, delle ritorsioni della Chiesa o del giudizio delle lobby universitarie?
Infine, e sono al quarto e provvisoriamente ultimo punto, il CICAP ammette che la scienza conosce assai poco della realtà (vedi l'articolo di Piero Angela sul depliant del recente convegno).
Ma se è così, ed è così, a quale titolo gli "scienziati" negano a priori ciò che la scienza non può e non sa investigare?
La scienza, scrive Angela, non può rispondere alle domande angosciose sulla vita e sulla morte, non rassicura, non può dire nulla sul dolore. Siamo d'accordo.
Soprattutto (ma questo Angela non lo scrive) la scienza non ha la pretesa dell'assolutezza. Ma se non sa e non può dire nulla sulla vita interiore, altre discipline, come la psicologia e la filosofia possono ben dire qualcosa in più anche in assenza di dimostrazioni secondo gli standard e i protocolli scientifici.
La ragione in primo luogo. La civiltà comprende la filosofia, l'arte e quindi la poesia, la musica, la letteratura, la stessa scienza; cioè non solo reperti di sala anatomica, ma anche la realtà di natura astratta, di quella natura, cioè, che per il CICAP non esisterebbe.
La creatività, nella vita umana, è stata il prodotto di intuizioni, di immaginario trasferito nel costume e nell'arte, di proposte, di ricerca e anche di utopie e di sogni. Dobbiamo sterilizzare tutto e concludere che per creatività e civiltà vale solo la conoscenza scientificamente dimostrabile?
E poi, a quale conoscenza scientifica ci riferiremmo, alla fisica di Newton o alla relatività di Einstein?
E' chiaro che oggi dobbiamo pensare in modo scientifico, cioè partendo dalla dimostrazione (che non significa ripetibilità) di ciò che si afferma, ma pensare in modo riduttivo non è far scienza. E ci si chiede: si può veramente dimostrare che il CICAP ha tutte le ragioni e gli altri tutti i torti solo perché smascherando un imbroglio si afferma che tutto è un imbroglio?
Suvvia, un po' di serietà; per favore, più scienza seria.
Se è vero che i falsificatori sono migliaia (e vanno smascherati) e utilizzano la buona fede altrui per prosperare e arricchirsi, millantatori sono anche quegli scienziati che si trincerano dietro la pomposità della scienza e approfittano della medesima buona fede altrui per far passare il messaggio (falso) che solo la scienza sperimentale sia la verità e il resto non esiste.
Il CICAP sembra animato dallo stesso spirito fondamentalista, da guerra santa, che sta dividendo il mondo in fedeli e infedeli. Nel nostro caso vorrebbe costringerci ad essere con la scienza o contro di essa, come se una ricerca integrata e corretta rappresentasse un ostacolo alla conoscenza e alla verità.
E' il radicalismo la piaga umana, cioè il convincimento di saper tutto anche quando oggettivamente si sa poco o nulla.

Corrado Piancastelli
(Presidente del Centro Italiano di Parapsicologia)

Cicap, tutti gli errori del comitato sul Paranormale e adesso Pseudoscienze



 CICAPComitato italiano per il controllo delle affermazioni sul paranormale (adesso pseudoscienze). Dopo esserci occupati dei bilanci, il nostro viaggio continua sull'attività principale dell'associazione: le indagini sul paranormale. Molte volte, le loro inchieste sono risultate attendibili, e hanno smascherato truffatori e saltimbanchi, bisogna avere l'onesta intellettuale di riconoscerlo. Ci sono però alcune zone d'ombra e abbagli clamorosi. Come nel caso della Sindone, catalogata senza dubbio come falso, ricostruzione sbugiardata subito dopo. O come l'indagine sui cerchi nel grano, caduta nel ridicolo. E il caso dei roghi di Caronia, per il Cicap normalissimi, per il ministero dell'interno e il Cnr inspiegabili. Ultima in ordine di tempo la scomunica dell'omeopatia, oggi riabilitata pienamente dalla scienza.Un'analisi completa sulle cantonate prese dal CICAP.



Partiamo dal caso più clamoroso, l'affermazione che la Sindone si può riprodurre. Una delle tecniche preferite dai seguaci del comitato è annunciare di essere in grado di replicare una copia perfetta di qualcosa ritenuto "incredibile". Hanno tentato anche con i cerchi nel grano, e i risultati sono stati ridicoli. Nessun dubbio infatti che i cerchi si possano riprodurre, lo hanno fatto i ciclemakers con risultati notevoli, ma non ci sono riusciti certo gli italianissimi investigatori dell'occulto.
Ma torniamo alla Sindone. In occasione del XI° Congresso del CICAP tenuto ad Abano Terme il 9, 10 e 11 ottobre il dott. Luigi Garlaschelli, chimico dell’Università di Pavia, ha tenuto una relazione dal titolo “La Sindone si può riprodurre: in cui ha presentato la sua ricerca che gli ha consentito di ottenere per la prima volta una riproduzione della Sindone in grandezza naturale (4,40 x 1,10 metri).

Secondo il Cicap infatti nonostante molti ritengano il lenzuolo che avvolse il corpo di Cristo presenti caratteristiche inspiegabili e irriproducibili con mezzi umani, Garlaschelli era riuscito a fare il "miracolo". L'annuncio ha provocato un eco internazionale, servizi Tv, e via di seguito. Ma com'è andata a finere? Tutto falso.
Naturalmente gli studiosi veri della sindone insorsero. Proprio gli scienziati (quelli veri) di cui il Cicap tante volte prende le difese, etichettarono l'annuncio sulla Sindone un raggiro, stupendosi per le affermazioni prive di rigore scientifico che si erano sentite nel convegno. Le motivazioni che confutavano la realtà che la Sindone potesse essere riprodotta erano cristalline. È infatti possibile riprodurre alcune fattezze macroscopiche della Sindone, ma è assai più difficile riprodurre le caratteristiche microscopiche dell’immagine corporea ivi impressa. Nessuno, nemmeno con lo stato dell’arte delle tecnologie attuali, è stato sinora capace di riprodurre tutte insieme tali caratteristiche estremamente particolari. Anche un articolo a nome di 24 studiosi pubblicato su Internet (www.shroud.com/pdfs/doclist.pdf ) riporta l’impossibilità attuale di riprodurre tutte le fattezze della Reliquia più importante della Cristianità.
A tal proposito un articolo illuminante lo potete leggere qui riportato dal blog Insolitanotizia.
Leggiamone un estratto:
Nessuno al mondo è ad oggi riuscito a replicare l'incredibile tridimensionalità dell'immagine sindonica, nè tantomeno a risovere l'enigma dele fibre insanguinate, sotto alle quali non ci sono tracce dell'immagine, che quindi risultano essere precedenti all'"impressione" della figura del corpo. Insomma chiunque avesse "riprodotto" con qualche stratagemma le membra del suppliziato, lo ha fatto senza intaccare in nessun modo la fisiologicità della sostanza ematica: nè con bruciature, nè con acidi, nè tantomeno con pitture varie. Nella versione fallace di Garlaschelli, il quale sostiene che la pittura è scomparsa anche grazie all'invecchiamento del tempo, ma sostanzialmente "lavata" via con procedimenti chimici, non si capisce com mai il sangue sia rimasto integro nonostante questa pulizia chimica. Senza dilungarci sulle inesattezze e sugli altri particolari tralasciati dal drappo di Garlaschelli, (nonostante da bravo scolaro abbia avuto la brillante idea di copiare il compitino a tal punto, da tralasciare sì importantissime caratteristiche, ma facendo quattro bellissime bruciature per riprodurre realisticamente i danni dell'incendio del XVI secolo) come l'approssimazione del suo tentativo di tridimensionalità, e il silenzio tombale sul modo in cui poter risparmiare il sangue dalla contaminazione dell'immagine, sappiate solo che l'aggettivo più gettonato dagli esperti è stato "infantile". Ridicolo sarebbe altrettanto corretto, se non fosse che taluni giornali e una manciata di servizi televisivi degli amici del CICAP, abbiano battuto il ferro fino a farlo diventare caldo, tanto che chissà quante menti impreparate e un po' ignoranti si saranno davvero convinte che quel formidabile scienziato di Garlaschelli, abbia davvero svelato l'arcano della Sindone! Capite l'arguzia e la bassezza di tali buffonate? capite il volume dell'acqua tirata al proprio mulino da questi balbuzienti della scienza, e i vantaggi economici e pubblicitari che ne derivano? Riuscite a comprendere il losco e ingannevole percorso di questi burattinai del sapere, il cui unico senso e scopo è accaparrarsi consenso verso il proprio schieramento?
Ad ogni modo nonostale anche la BBC abbia sbugiardato la tesi del CICAP, lo scopo dell'associazione era raggiunto, i media italiani sempre molto servizievoli avevano lanciato lo scoop che il CICAP aveva scoperto che la Sindone era un Falso Medioevale, senza ritornare sul pezzo dando l'epilogo finale: il CICAP aveva non solo mentito, ma alterato volutamente dei risultati scientifici mistificando la realtà.



Altro giro: il Cicap e l'Omeopatia

Il Parere del CICAP sull'omeopatia è chiaro: scrive Luigi Garleschi ( lo stesso della Sindone) ricercatore al Dipartimento di Chimica Organica dell'Università di Pavia:

Come un'anziana e dignitosissima vecchia signora, l'omeopatia se ne sta tra la pletora delle sue nipotine, le deliranti terapie alternative New Age, forte del prestigio di quasi duecento anni di vita. Verrebbe da dire "forte di duecento anni di onorata attività", se non fosse che la sua esistenza è stata fin dall'inizio, e continua ad essere, molto contestata.
E' bensì vero che preparati omeopatici vengono prescritti da medici, ma è anche vero che questa strana disciplina non si insegna nei corsi universitari. E' vero che i preparati omeopatici si vendono solo in farmacia, ma non contengono alcuna molecola farmacologicamente attiva. E vengono denominati farmaci ma - unici tra tutti gli altri cui vorrebbero somigliare - non possono essere reclamizzati, e non recano la composizione. Devono invece recare la scritta "medicinale omeopatico, perciò senza indicazioni terapeuticamente approvate.
Allora guardiamo gli studi, affidandoci proprio all'indagine con metodi scientifici e cosa scopriamo?
E' dimostrato: l'omeopatia classica è efficace nelle malattie croniche e dimezza il consumo dei farmaci
Pubblicato da un'equipe di epidemiologi dellUniversità di Berlino, per la prima volta sono stati studiati gli effetti a lungo termine dell'omeopatia nella pratica clinica corrente. Lo studio è stato compiuto da 103 medici omeopati diplomati in omeopatia classica [1].

I dettagli:
Lo studio ha coinvolto 3981 pazienti (di cui 1139 bambini) affetti nella quasi totalità da malattie croniche (le più comuni erano rinite allergica negli uomini, cefalea nelle donne, dermatite atopica nei bambini). Dopo 24 mesi è stato effettuato il controllo del risultato della terapia omeopatica, utilizzando un sistema che permetteva di controllare non solo l'evoluzione della malattia principale ma anche della totalità dei sintomi (e quindi lo stato di salute complessivo). Questi i risultati:
adulti: la gravità della malattia è diminuita di oltre il 50% (da 6.2 a 3.0)
bambini: la gravità della malattia è diminuita di oltre il 70% (da 6.1 a 2.2)
Contemporaneamente si è osservato un miglioramento dello stato di salute generale sia negli adulti che nei bambini. Lo stato di salute è stato valutato con un questionario validato internazionalmente (SF-36).
Inoltre, il consumo di mecinali convenzionali pass dal 45% allinzio dello studio al 26.8% dopo 24 mesi.
Lo studio è molto importante in quanto:
1. dimostra su di un ampio gruppo di pazienti, seguiti per lungo tempo, che la medicina omeopatica è altamente efficace, cioè modifica in modo sostanziale il decorso della malattia del paziente (diminuzione di gravità della malattia dal 50 al 70%);
2. conferma che l'efficacia sulla singola malattia si ha in quanto il medicinale omeopatico, a differenza di quello convenzionale, ha un'azione d'insieme su tutto l'organismo (cura la malattia e l'individuo, infatti lo stato di salute complessivo migliora);
3. dimostra che questi risultati sono stati ottenuti con l'omeopatia classica: questa metodica quindi, non solo ha solide basi scientifiche (è basata su dati sperimentali, le sperimentazioni sull'uomo sano), ma dà anche importanti risultati clinici;
4. sottolinea l'importanza della competenza dei medici omeopati per ottenere risultati così favorevoli: dopo un training in omeopatia, i medici dovevano avere almeno 3 anni di pratica clinica per partecipare allo studio;
5. dimostra che in un periodo di tempo medio (2 anni) il consumo di farmaci convenzionali diminuisce quasi del 50%. Lo studio non è stato progettato per valutare il risparmio economico prodotto dalla medicina omeopatica classica ma è evidente che l'omeopatia, usata su larga scala, produce un enorme risparmio come costo, in farmaci convenzionali.
Inoltre l'omeopatia classica costa molto poco perchè usa un solo medicinale omeopatico, composto da una sola sostanza. Questi medicinali, detti Unitari, costano in media 4-8 euro e si utilizzano a lungo.

Nota:
[1] omeopatia classica: metodologia omeopatica in cui si utilizza un solo medicinale omeopatico per volta basandosi, per la prescrizione, sulla totalità dei sintomi del paziente (e non su un sintomo o due, come si fa normalmente nella medicina convenzionale).
Fonte: Andrea Valeri, resp. dipartimento di ricerca scientifica, Soc. Italiana di Medicina Omeopatica
Claudia Witt1, Rainer Lüdtke2, Roland Baur1, Stefan N Willich1.
Pratica medica omeopatica: I risultati a lungo termine di uno studio di coorte su 3981 pazienti. BMC Public Health. 2005 Nov 3;5:115.
1Istituto di Medicina Social]e, Epidemiologia, Economia della Salute; Centro Medico dellUniversità di Charité, D-10098 Berlino, Germania
2Fondazione Karl e Veronica Carstens, Deimelsberg 36, D-45276 Essen,Germania



Il caso dei fuochi di Caronia: per il cicap è tutto normale, ma per lo stato italiano il fenomeno è inspiegabile

Ricordate sicuramente  i fenomeni di autocombustione nelle case di decine di siciliani, registrati dal gennaio del 2004, che hanno condotto nell'isola scienziati di tutto il mondo a caccia della soluzione del 'giallo dei fuochi spontanei'.

Ecco cosa scriveva il CICAP in merito agli eventi siciliani tramite Massimo Polidoro in persona:

Come CICAP abbiamo indagato in passato episodi di incidenti e incendi "spontanei" in abitazioni e luoghi di lavoro. In tutti i casi, alla fine, si e' scoperto che una o piu' persone, spinte dai motivi piu' svariati (rivalsa, scherzi di cattivo gusto, desiderio di attirare l'attenzione, noia...), erano dietro ai fenomeni. Erano loro, cioe', ad appiccare il fuoco o a provocare gli altri disagi".
Un esempio di questo tipo si trova qui:
http://www.cicap.org/lombardia/cicaplombardianews/01_04_1998/02.htm
Ma com'e' possibile che il fenomeno si diffonda in modo cosi' ampio, come succede a Caronia?
"Dalla nostra esperienza emerge un quadro ricorrente. All'inizio, ci sono autentici disturbi, magari di origine elettrica (cortocircuiti, dispersioni...) del tutto normali, ma ravvicinati nel tempo. Poi qualcuno, colpito forse dal trambusto suscitato da questi episodi, decide per motivi suoi di "intervenire" in proprio e appicca il fuoco qui e la'. Appena si diffonde il panico, subentra un processo di emulazione, per cui anche altre persone decidono di fare la loro parte, alimentando cosi' il fenomeno. E' un po' quello che e' successo con quelli che avvelenavano le bottiglie d'acqua ai supermercati: all'inizio i casi erano uno o due, ma appena i giornali hanno cominciato a parlarne si sono moltiplicati fino a sparire quando l'attenzione dei media e' scemata. Non sto dicendo che anche a Caronia le cose siano andate in questo modo, ma certo e' un'ipotesi da considerare e che, mi sembra, ha avuto poco rilievo sui media".
Come si spiega che il fenomeno appare essersi molto ridotto nelle ultime ore?
"Sembrerebbe la conferma di una ben nota "legge" del paranormale: quando i controlli sono zero i fenomeni sono 100, quando i controlli salgono a 100 i fenomeni scendono a zero. Adesso cioe' che il paese e' stato sgomberato e si e' riempito di esperti della protezione civile, dell'Enel, delle ferrovie e delle compagnie telefoniche il fenomeno si e' come dissolto. Chissa', nel caso fosse qualche "buontempone" - per cosi' dire - a provocare i danni adesso certo non ha piu' la possibilita' di muoversi indisturbato. Come CICAP, comunque, non escludiamo di condurre un'indagine sul posto se i fenomeni dovessero proseguire".

Tutto risolto e i creduloni messi all'angolo penserete voi? Nemmeno per sogno.
Un fascicolo riservato, consegnato a Palazzo Chigi al vertice della Protezione civile: la causa sono "test militari segreti o esperimenti alieni". Le formule utilizzate sono quelle di un testo da guerra dei mondi: "Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato". Fantascienza? No un documento ufficiale del governo italiano.

Dopo che Polidoro e soci dunque avevano risolto tutto, il vaso di Pandora si era riaperto.
Per spiegare le ragioni di più di 180 roghi spontanei con elettrodomestici staccati dalla rete elettrica improvvisamente in fiamme, navigatori satellitari squagliati e cellulari impazziti, padre Gabriele Amorth, nel 2005, scomodò persino il diavolo, dopo che gli scienziati del Cnr, dell'Istituto nazionale di geofisica e di laboratori di mezza Europa avevano alzato bandiera bianca. Il governo Berlusconi ci volle vedere chiaro e creò una task force con tecnici di carabinieri, aeronautica e Marina militare, insieme agli esperti della Protezione civile e a un ricercatore della Nasa ingaggiato negli Usa. Risultato: l'estensione del campo di indagine a 309 strani episodi verificati lungo l'asse tirrenico, ma anche nel canale di Sicilia, per i quali, dopo tre anni, sono state escluse tutte le possibili cause naturali.
Anche in quella circostanza il CICAP prese un granchio, si dimostro precipitoso nelle conclusioni e fu smentito da tutti i fascicoli di ricerca ufficiali e addirittura dal Cnr e da un comitato d'inchiesta militare.

 
Da questi tre episodi emblematici ( ma c'è ne sono altri) si capisce che il rigore scientifico che il Cicap sbandiera è una chimera. Le tesi del CICAP hanno lo stesso difetto di quelle complottistiche, sono gravate da pregiudizio, con la smania di voler chiudere casi che rimangono aperti, voler risolvere misteri che rimangono insoluti. Nel caso di Caronia per esempio il comitato è stato sbugiardato e umiliato da ricercatori ben più preparati, e da conclusioni che sono opposte alle tesi semplicistiche esposte dallo stesso Polidoro nei suoi interventi sul caso. Sulla Sindone la magra figura è stata anche più grave.

Insomma se si usano i parametri del CICAP essi stessi risultano agli occhi degli altri una settaria formazione di credoloni al contrario. Essi credono a se stessi ancor prima che all'evidenza, palesando un rispetto delle regole di inchiesta solo apparente, e dimostrandosi nella maggior parte dei casi più superficiali degli stessi nemici che combattono: l'ignoranza, il falso, il raggiro. 

Piero Angela: OMEOPATIA e CICAP

 La descrizione del meccanismo che nel secolo scorso permise ai grossi capitali finanziari dei Rothschild, di impadronirsi
dell’intero sistema medico americano
  e non solo, attraverso il controllo dell’insegnamento universitario,
Rockefeller (legati ai Rothschild), amavano chiamarla filantropia efficiente”, e' qui in questa pagina,  ben descritto
QUESTI I VERI PADRONI del MONDO

Catania: Accusato di diffamazione per una puntata di SUPERQUARK - Rinvio a giudizio per Piero Angela
CATANIA – I medici omeopati non sono stregoni e l’Omeopatia è una cura seria. E soprattutto, se le terapie omeopatiche riescono a guarire chi vi fa ricorso, non è per l’effetto placebo (cioè per la suggestione provocata nel paziente da sostanze prive di principi attivi), ma grazie alla corretta diagnosi e alla terapia dell’omeopata.
Non solo; definire i rimedi omeopatici “acqua fresca” o sostenere che possano gravi reazioni allergiche e altri danni, significa diffamare gli omeopati e il loro statuto scientifico. Questo in sintesi, il contenuto del provvedimento con cui il GIP di Catania, Carmela La Rosa, ha rinviato a giudizio Piero Angela, volto noto della TV e conduttore di Superquark.
E’ stata proprio una puntata di Superquark dedicata all’omeopatia, trasmessa l’11 luglio dell’anno scorso, a costare a Piero Angela il rinvio a giudizio per “diffamazione aggravata” (il dibattimento il 22 aprile 2002).
Contro Piero Angela, sono state avviate due azioni giudiziarie: una querela, presentata dalla Società di medicina Omeopatica di Catania, e una citazione per danni, avanzata dalla Federazione delle associazioni mediche Omeopatiche di Roma. 
L’accusa rivolta al giornalista della Rai è di aver allestito un programma a senso unico, in cui è stata data voce soltanto agli avversari dell’omeopatia, che peraltro, dice il GIP, erano “persone non specificatamente qualificate in materia”. Per giunta violando la “par condicio” che il servizio pubblico radiotelevisivo dovrebbe sempre garantire, anche in considerazione dei 9 milioni di persone che in Italia ricorrono alle cure non convenzionali.
Il Superquark incriminato scatenò polemiche già il giorno successivo alla sua messa in onda, al punto che l’allora sottosegretario alla Sanità, Fumagalli Carulli, scrive al presidente della Rai Roberto Zaccaria, sollecitando interventi “riparatori” di segno contrario. 
Ma la Rai non fa nulla. E’ invece Piero Angela a far sentire la sua voce “dalla mia parte – dice- sono anche Dulbecco e Levi Montalcini. E poi la scienza non è come la filosofia, non si possono far sentire entrambe le campane e poi far decidere per conto proprio ai telespettatori.
Replica Leda Adamo, avvocato dei querelanti: Queste parole dimostrano il pregiudizio di Angela, e quindi la sua intenzione di denigrare l’omeopatia. Ne’ vale citare l’opinione di personaggi noti in campo scientifico, che come quelle dei partecipanti a Superquark, sono, appunto opinioni di parte”. 
E’ la tesi accolta dal GIP, basata sulla “impossibilità di verificare la fondatezza scientifica dell’omeopatia con gli strumenti dell’allopatia”. Sarebbe come voler leggere un testo scritto in una certa lingua servendosi dell’alfabeto di un’altra lingua. Lo spiega proprio un’allopata, Paolo Bellavite, docente di Patologia generale all’università di Verona.
Commentando l’esperimento di Angela (il quale, diluendo l’antibiotico concludeva che i rimedi omeopatici sono acqua fresca), Bellavite parla di “grossolana ignoranza”, perché nessun omeopata si sognerebbe di curare un’infezione con un antibiotico, perché l’omeopatia si propone di stimolare le difese dell’organismo”.
Ma non è finita. Il Cicap (comitato per il controllo sulle affermazioni del paranormale) difende Piero Angela e in questi giorni, in un convegno a Reggio Emilia, lo ha invitato a parlare affiancandogli il mago Silvan. 
Francamente accostare l’omeopatia al paranormale è un pò troppo. Anche per chi ne contesta la scientificità.
C’è odore di nuove polemiche e querele.
By Carlo Vulpio  - Tratto da: Corriere della Sera - 09//11/2001
Dedicata a Piero Angela.....
http://www.vitaminic.it/cgi-php/get_file.php3?modo=4&bid=77238

Il primo grado del processo e' stato favorevole a Piero Angela.

19/12/2001-  La RISPOSTA del DOTT. PITERÀ a PIERO ANGELA

LE FALSITA' di QUARK
Dott. Fernando Piterà - Medico - Chirurgo, Dottore in Scienze Biologiche h.c. (Genova)  - Docente in Omeopatia, Fitoterapia e Bioterapie - presso l'Università degli Studi di Milano.

"Se non mettiamo la Libertà di Cure mediche nella costituzione,  verrà un tempo in cui la medicina si organizzerà, piano piano e  senza farsene accorgere, in una dittatura. E il tentativo di limitare  l'arte della medicina solo ad una classe di persone rappresenterà  la Battaglia della scienza medica".
(Benjamin Rush, firmatario  della Dichiarazione  d'Indipendenza USA).

"La sentenza di Claude Bernard che nella scienza la fede sia un errore e lo scetticismo un progresso porta sovente alla dislogia di negare tutto quello che non si riesca a dimostrare" (Prof. Gaetano Boschi).

Numerosi colleghi, pazienti e lettori, profondamente indignati, mi hanno più volte chiesto di scrivere in merito a quanto successo nel recente passato a  riguardo delle vergognose affermazioni di Piero Angela nella sua trasmissione dell'I1 luglio 2000 (ore 20,45). Poiché diverse associazioni di  medici omeopatici, di consumatori, ecc. avevano già adeguatamente risposto alle gravissime affermazioni del conduttore televisivo, e, considerato il  fatto che non voglio rivestire a tutti i costi il ruolo di polemista, ho pensato che tutto ciò, unitamente alle numerose proteste già in atto, poteva aver in parte esaurito l'argomento.
Più recentemente, però, un altro gravissimo episodio di sottocultura, degno solo di una "Repubblica delle banane" ha ulteriormente esasperato gli animi di tutti coloro che da decenni cercano un pacifico e leale confronto scientifico e metodologico. Gran parte della stampa nazionale, travisando completamente (e ritengo deliberatamente)  un comunicato della Conferenza Episcopale Italiana, ha ulteriormente  dimostrato la faziosità di una informazione giornalistica sempre più  distorta e manipolata. A questo punto, quando ti ci tirano dentro per i capelli non si può proprio tacere !
Da qualche tempo è in atto, nel nostro Paese, una scellerata regia, pilotata ad arte da professionisti dell'intolleranza, i quali, in questo sport di tiro al bersaglio, praticato ormai da una schiera sempre più numerosa di agonisti, si mira ad influenzare negativamente la popolazione affinché non ricorra alle cure omeopatiche.
In questo clima fortemente ostile e denigratorio, chi ci rimette è il rilievo obiettivo dei fatti, determinandosi un voluto disorientamento, ad arginare il quale, invano si attende da oltre ottant'anni un adeguato intervento del Ministero della Sanità. Non passa giorno che su stampa, quotidiani, riviste, reti televisive, non compaia qualche comunicato ostile o venga pubblicato qualche articolo o libercolo studiato e redatto ad arte per denigrare e beffeggiare l'Omeopatia senza nemmeno sapere cosa essa sia.
Per contro, telegiornali e reti televisive, nelle massime ore di ascolto, si fanno paladini di nuove "scoperte" farmacologiche, annunciando e decantando (con molto anticipo) che per questa o quella malattia, è in arrivo una nuova pillola della giovinezza, una strabiliante compressa per dimagrire, una nuova molecola per essere sempre all'"altezza" della situazione, qualcosa che farà crescere i capelli a tutti i calvi. Ciò determina nella popolazione aspettative tali che abbiamo assistito a veri e propri esodi in altri paesi vicini per procurarsi tali strabilianti pillole che il più delle volte si sono rivelate dei "bidoni" per il consumatore, ma che hanno avuto almeno il merito di fare salire in borsa le quotazioni di quella o quell'altra casa farmaceutica. Se invece un tizio, abusando di efedrina a scopi dopanti si è intossicato per l'abuso scellerato di tale sostanza, la notizia che viene data negli stessi telegiornali è all'incirca questa: "non curatevi con le piante medicinali perché possono fare molto male, anzi possono far morire !".
Ovviamente non si dice che l'efedrina e i suoi derivati (fenilpropanolamina,  fenilefrina e pseudoefedrina) sono sostanze simpaticomimetiche usate soprattutto in medicina convenzionale per la preparazione di numerose specialità medicinali di largo consumo e largamente disponibili senza prescrizione medica, nei decongestionanti nasali e nelle preparazioni per il raffreddore. Tempo fa, in una pagina di televideo era comparso un avviso raccapricciante che più o meno recitava così: "Per problemi di salute non rivolgetevi a cartomanti o a medici omeopati" (Sic!).
La stupidità e il delirio di onnipotenza di qualche noto o ignoto personaggio, in questo Paese, sembra essere presa ancora in seria considerazione e per di più pagata con pubblico danaro.
Gli attacchi all'Omeopatia non sono pertanto nuovi, ma nella scorsa estate abbiamo assistito, allibiti, al più infamante e diffamatorio spettacolo televisivo contro l'Omeopatia, senza neppure interpellare una controparte per ribattere al cumulo di scempiaggini e falsità propinate agli increduli spettatori i quali, tra l'altro, pagano il canone per essere informati e non per essere raggirati.
Tutto questo alla faccia della parcondicio, delle pari opportunità e del garante dell'informazione !
Le fasulle affermazioni contenute in quella trasmissione che "invitavano" spettatori e consumatori a non utilizzare terapie omeopatiche, senza consentire un minimo di contraddittorio da parte di chi non la pensa come loro, più che aver offeso o denigrato coloro ai quali erano rivolte, hanno squalificato fortemente chi le ha fatte, come infatti è avvenuto. Un vero e proprio autogol !
Ringraziamo quindi Piero Angela di tanta solerzia e attenzione verso l'Omeopatia, ma vorremmo invitarlo a documentarsi meglio (visto che almeno quello di documentarsi e fare documentari dovrebbe essere il suo mestiere) prima di parlare a sproposito. Ma la cosa più triste è che queste cose trovano ancora spazio, e si possono dire solo in Italia, e non certo perché siamo un paese democratico dove esiste ancora la libertà di parola, ma perché non si ha più nemmeno il pudore di contenere la menzogna entro i limiti della decenza.
Inviterei pertanto il conduttore di Quark a fare lo stesso show televisivo che ha fatto qui da noi in Germania, in Inghilterra o in Francia, dove ad esempio vi sono 18.000 medici tra generici e specialisti che prescrivono Omeopatia, dove la stessa materia è insegnata in 10 Università di stato, dove l'Omeopatia è rimborsata dal sistema sanitario nazionale, dove la farmacopea omeopatica è una realtà dal 1965, così come in altri Paesi della Comunità Europea. Riguardo il contenuto di quella trasmissione, i fatti si commentano da sé.
Non voglio pertanto perdere altro tempo a rispondere nel dettaglio a chi non è né medico né laureato, ma si arroga il diritto di giudicare l'operato di decine di migliaia di medici che in Europa esercitano la più grande e nobile professione dell'Arte Medica. Qualcosa invece bisognerebbe dire a coloro che, essendo colleghi, si prestano, convinti di essere sempre dalla parte della "verità", al turpe gioco della disinformazione, diventando nel contempo strumenti più o meno"consapevoli" della stessa scellerata regia, sponsorizzata ad arte da chi deve difendere
antiche e consolidate posizioni dogmatiche, e non certo nel nome della salute pubblica. Vorrei chiedere a questi signori colleghi solo una cosa: "come mai se l'Omeopatia è acqua fresca, nel foglio delle indicazioni e controindicazioni di alcuni farmaci convenzionali, utilizzati per il trattamento dell'AIDS, c'è scritto a chiare lettere di non utilizzare, durante quel trattamento, anche i farmaci omeopatici ?" - "Come farebbe l'acqua fresca ad interferire con la farmacocinetica di quel farmaco, se si tratta solo di acqua ?
Spero proprio che questi lungimiranti e illuminati colleghi non abbiano vietato ai loro pazienti di bere della semplice acqua !". Anche qui le cose si commentano da sé e pertanto non voglio dilungarmi in logore e sterili diatribe che durano ormai da 200 anni, dove le parti contendenti, sempre nuove, ma altrettanto antiche, si avvicendano e si lasciano di volta in volta coinvolgere in polemiche che divertono l'uditorio senza conquistarne il consenso, senza sapere che le loro dispute sono già state scritte e riscritte, con le stesse frasi, le stesse parole, con le stesse logore motivazioni. Perché questi solerti signori non fanno una trasmissione nelle ore di massimo ascolto per elencare i danni da farmaci, per contare quanti soggetti finiscono al pronto soccorso per ulcere gastriche perforate da uso di antinfiammatori ? Quanti shock anafilattici o allergie a farmaci, quanta patologia iatrogena e danni da farmaci sono riportati in letteratura medica ? Perché non occuparsi anche di una corretta  informazione a vera tutela del cittadino consumatore il quale in questi casi, oltre che essere un consumatore, è anche un "paziente" e quindi un individuo e consumatore-sofferente. Perché non parlare dei danni da mercurio presente in numerosi vaccini (già ritirati dal commercio in altri paesi) e  che in Italia continuano ad essere caldeggiati e consigliati per vaccinazioni di massa? Sono stati persino ritirati dal commercio i termometri al mercurio, ma lo stesso metallo viene iniettato in circolo come eccipiente o conservante in nome della profilassi e della salute (Sic!).
 Perché non fare una trasmissione che riporti in dettaglio l'elenco di tutti quei farmaci che sono stati ritirati dal commercio negli ultimi anni perché dimostratisi nocivi alla salute, dopo essere stati per anni in commercio ed assunti dalla popolazione ?
Quali danni manifesti o latenti hanno provocato o provocheranno nell'organismo di chi li ha assunti ?
Perché non dire ai cittadini che di recente un noto farmaco di largo consumo, prescritto anche a bambini è stato ritirato dal commercio perché ha provocato la morte per infarto di diversi individui (tra cui anche neonati) pur essendo un farmaco "collaudato" secondo i canoni della "scienza ufficiale"?
Oppure potremmo citare un cospicuo elenco di farmaci che già da anni sono stati ritirati dal commercio in altri Paesi, mentre da noi vanno ancora per la maggiore !
I suggerimenti potrebbero essere veramente tanti e sono certo che, così  facendo, Piero Angela avrebbe forse più audiens di ascolto. Ma questi ovviamente sono argomenti che lui non si sogna nemmeno di toccare.
Solo la  trasmissione "Report" per taluni aspetti, ha avuto il coraggio di farlo !
Non mi sembra quindi che la posizione di Piero Angela sia proprio neutrale, visto che sembra così preoccupato per la salute pubblica ! Ma oggi nessuno vuole più fare il suo mestiere.
Quanti pazienti avrà mai curato Piero Angela ? Quante ore ha trascorso nella sua vita ad ascoltare, a visitare e prescrivere cure a pazienti ? Nemmeno mezza, voglio sperare !
E allora che ne sa di come gestire un ammalato, del rapporto tra medico e paziente ? Cosa ne sa dei limiti e dei campi di applicazione di metodologie terapeutiche diverse ? L'Omeopatia non ha più bisogno di sfide o confronti; da più di due secoli essa si confronta incessantemente sul terreno umano e con la soffèrenza del malato, in una rigorosa e scientifica logica di prevenzione, di cura e tutela della salute dell'essere umano, di salvaguardia e di rispetto della dignità umana. L'Omeopatia non ha bisogno di dimostrare che "chimicamente" esiste, perché è un procedimento di ordine fisico, anche se ancora qualche pitecantropo con l'hobby della collezione di certezze, con mezzi chimici antiquati o mediante chimici mediocri si ostina a voler trovare tracce di sostanze che nel farmaco omeopatico non ci sono più, per giustificare la presunta inefficacia o per screditare la tanto paventata efficacia dell'Omeopatia. Lo sanno ormai tutti tranne loro !
L'intolleranza, il pregiudizio e le critiche di quei colleghi che hanno fatto gli stessi nostri studi, ma che nulla sanno di Omeopatia, che nulla hanno letto o  provato al riguardo, che nulla hanno visto e che continuano a non voler vedere e pretendono di emettere opinioni scontate come il loro sapere, non può che farci riflettere ulteriormente sul loro grado di cecità e imparzialità. In perfetto accordo con il grande Pierre Schmidt: "Non possiamo che essere rattristati e sgomenti dalla cieca parzialità di individui ai quali gli studi ed il sapere non hanno fornito nessun vero senso critico e la pratica nessuna tolleranza".
Tratto da Anthropos & Iatria - Gennaio-Marzo 2001
Il primo processo si e' concluso con una sentenza che dichiara in sostanza, che i rimedi omeopatici sono "acqua fresca".....ora si attende il processo di appello ! Il processo di appello e' stato vinto da Piero Angela. 

Ma come la metteranno questi  "giudici" (disinformati od in malafede), quando verranno a sapere che vi sono nuove e probanti prove della Memoria dell'Acqua + Memoria del sangue ....ma chi ci dice che i giudici si informeranno e piuttosto non seguiranno l'onda....dei loro "padroni"...
 intanto l'indottrinamento e la disinformazione continua.....

Visionare questa pagina prima di interrompere la lettura di questo TESTO:
Le bugie di Piero Angela: 
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3292 

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Piero Angela colto in fallo nel suo "metodo della negazione continua del paranormale" !

Ecco come il CICAP si sputtana.
Leggete bene tutto in: http://digilander.libero.it/helio.polis/crookes_angela.html
Ritengo utile evidenziare anche qui la conclusione del ricercatore (pare sia un astronomo) che dice:
"Voglia il Lettore intelligente dispensarmi dai lunghi commenti. Dall’esame delle dichiarazioni si evince che il dottor Piero Angela non solo esce sconfitto dalla disputa contro sir William Crookes ma anche fortemente sospetto di aver falsificato le notizie a mezzo stampa per fini personali."

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Il CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, è nato col nobile intento di monitorare il fenomeno paranormale in Italia, intento che si è rivelato degno di stima solamente contro ridicoli maghi, fattuchieri e prestigiatori di scarsa fama.

Quando invece il comitato si è dovuto imbattere in ben altre questioni importanti, quali uccisione JFK, RFK, 11 Settembre, UFO, Viaggi Lunari, Circle Crops, Rabdomanzia.. Piero Angela e la sua banda di professori hanno sempre utilizzato ridicole tecniche didebunking, fuori da ogni contesto scientifico, rappresentando loro stessi e l'ente che rappresentano come un infido e pregiudiziale difensore delle teorie ufficiali.
Con questo, e sottolineo con questo, non intendo affermare che le suddette questioni paranormali e complottistiche siano già state descritte nella loro completezza dalle versioni della controinformazione..
UFO = alieni;
Circle Crops = alieni;
11settembre = AutoAttentato;
.. tutt'altro, io, come voi, come altri possiamo solamente apprezzare lo sforzo di taluni, i quali senza pregiudizio coltivano il dubbio attraverso il metodo scientifico e smascherano giornalisti e falsi uomini di scienza che utilizzano televisioni e giornali non per mettere in campo il metodo scientifico, ma per difendere sistematicamente la posizione ufficiale.
In scienza non esistono posizione ufficiali, nè senatori o grandi professori, esiste solamente la ragione e il metodo scientifico di analisi, tutto il resto è manipolazione della verità.

Primo Video:

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=11938
Secondo Video:
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3332
Un ringraziamento al lavoro del giornalista Massimo Mazzucco autore dei video
Nota:
Debunking: è l'atto di smascherare teorie ritenute false
http://www.iragazzidellozoodisagnino.net/forum/index.php?topic=26.0

Il ruolo di Piero Angela

PIERO ANGELA :"Nel 1989 è stato tra i fondatori del CICAP (del quale è socio effettivo), associazione per il controllo sul paranormale, nata per promuovere l'educazione scientifica (NdRquella dei prePotenti) e lo spirito critico, nonché per indagare sull'effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali." - Fonte: WIKIPEDIA

Vedere questo video:

Superquark e le 10 strategie per ingannare il pubblico

Oppure
Piero Angela disinforma sull'energia eolica
http://www.byoblu.com/post/2010/05/13/PIero-Angela-disinforma-sullenergia-eolica-(ma-fa-girare-le-pale).aspx Video


DISINFORMAZIONE
La disinformazione è una subdola opera attuata dai "poteri forti" al fine di allontanare la gente comune dalla verità e dalla conoscenza.
La disinformazione è quella applicata dal 95% dei media..in quanto essi ci portano a conoscenza solo delle notizie che fanno comodo alla "elite di potere" che controlla il mondo da dietro le quinte.
La disinformazione serve ad omologare tutti noi esseri umani in una certa maniera affinché non siamo più liberi di pensare, di informarci, di riflettere e di capire il reale andamento del mondo.
E la disinformazione è quella che fa passare per verità anche notizie palesemente false..mentre fa passare come "disinformazione" ciò che invece corrisponde al vero..come in una spirale che gira al contrario.
Tratto da: controcorrente83.blogspot.com  Preso da http://www.mednat.org/p_angela_omeopatia.htm