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La manipolazione dell’informazione come strumento di controllo.



Chi decide quali notizie possiamo sapere e quali no? Chi decide cosa censurare e cosa invece ripetere all’infinito?
I canali mediatici, i TG i programmi di varietà, i dibattiti televisivi, sono tutti strumenti di controllo, atti a manipolare il nostro sapere per orientarlo, in una direzione piuttosto che in un’altra.

Noi, spettatori impotenti, siamo il bersaglio di ogni notizia vera o meno vera. Se lo dice la televisione allora è vero, se non lo dice la televisione allora semplicemente non esiste.

Facciamo un qualche esempio per rinfrescarci la memoria.



Le armi di distruzione di massa di Saddam ve le ricordate? Mesi e mesi a raccontarci che voleva usare le armi chimiche per sterminare non si sa bene chi, l’antrace ve la ricordate? Tutte bufale, come direbbero quelli del CICAP, ma evidentemente nessuno di loro ha interesse a ricordarlo questo… vero?

Poi la balla per eccellenza l’11 settembre quante volte vi hanno fatto vedere quelle immagini delle torri colpite? Centinaia di volte, eppure nessuno vi ha detto che sono venute giù in caduta libera, senza nessun tipo di attrito, strano no?

Proprio come in una demolizione controllata, eppure nessun giornalista lo ha mai detto, per non parlare del terzo grattacielo venuto giù quel giorno, chi ne ha mai sentito parlare dell’edificio 7?

Praticamente è la pistola fumante del falso attacco alle torri.

Come diceva Gheddafi: “l’attacco è partito dall’America e Al-Qaida ha sede a New York”, parole sante effettivamente. Un Gheddafi destituito, anche lui con un’operazione mediatica, che ha fatto distruggere l’unico paese africano dove si stava meglio che in Europa.

Potremmo andare avanti ancora per ore, il silenzio sull’epidemia di autismo dovuta ai vaccini, che oggi colpisce 1 bambino su 38 rispetto al 1 su 1.000.000 (un milione) degli anni 80. Le scie di “condensa” degli aerei, che sono persistenti contro ogni legge della fisica e che passano sopra le nostre teste, tramutando giornate di sole in giornate invernali.

Sentiamo la confessione di questa giornalista:



Sappiate quindi, che il potere della comunicazione di massa, potrà far diventare un eroe o un assassino chiunque essi vogliano, vedi le stragi americane dove ci son sempre dietro loro, Boston per citarne una.

Ve lo ricordate il carabiniere ucciso? Quello che voleva raccontare tutto su quei fatti apparentemente casuali, ma che nascondono sempre i soliti mandanti, come diceva lui: “ci siam sempre noi dietro a tutto”.

Ora aprite gli occhi, perché questo sistema è lo stesso che non vi dice nulla a proposito del debito pubblico inestinguibile e truffaldino, non vi dice che si tratta di una truffa globale, dove tramite una piccola percentuale d’interesse, fosse anche lo 0,1%, sarebbe comunque matematicamente impossibile restituire qualcosa oltre il 100 % che è il massimo matematico dato che il 100,1 % non esiste fisicamente.

Attenzione perché in questo modo, prima vi dis-informeranno e poi vi schiavizzeranno tutti, ammesso che schiavi non lo siate già.

Facciamo chiarezza, in questo mare oscuro di menzogne quotidiane.


Fonte: http://www.complottisti.com/la-manipolazione-dellinformazione-strumento-controllo/

LA FALSIFICAZIONE DEI DATI NEI DECESSI DA VACCINI - Jacob Puliyel



Come vengono registrati gli eventi avversi dei vaccini? Si tiene regolarmente conto di tutti i decessi correlabili, oppure alcuni vengono omessi, in virtù della preservazione dei profitti, oppure della necessità di tranquillizzare la popolazione, oppure ancora per il meccanismo della Dissonanza Cognitiva? A parlarne al convegno dell'Ordine dei Biologi "Vaccinare in sicurezza", davanti alle telecamere di Byoblu, è Jacob Puliyel, medico pediatra del St. Stephen's Hospital di Nuova Delhi, autore di uno studio pubblicato sull' "Indian journal of medical ethics", in cui accusa un'azienda farmaceutica di avere nascosto morti correlabili al vaccino ""Infanrix hexa", prodotto da GlaxoSmithKline.

LA FALSIFICAZIONE DEI DATI NEI DECESSI DA VACCINI - Jacob Puliyel



l Cicap è chiuso di mente?

Ho atteso esattamente un anno prima di dover concludere, quasi mio malgrado, che anche in relazione agli operatori del CICAP il grado di onestà intellettuale è probabilmente un poco inferiore a quanto tutti i presupposti teorici e attivistici facevano immaginare o prevedere.
La mia lettera precedente porta infatti la data del 20 luglio 1996.
Muovendo ragionevoli critiche non tanto ai metodi di ricerca del CICAP - che ritengo eccellenti e comunque meritevoli di incoraggiamento - quanto piuttosto alla filosofia di base che informa la "weltanschauung" dei componenti di codesta Associazione, nel corso del mio non breve scritto cercai di indirizzare la Vostra attenzione sul caso di un fenomeno "paranormale" in apparenza non troppo facile da spiegare, quello della liquefazione annuale del sangue attribuito a San Lorenzo, sottoponendoVi la fotocopia di un articolo sull'argomento tratto da una rivista scientifica.
C'era anche l'invito, nella mia lettera, a dare un'occhiata alla chiesa di S. Maria di Amaseno (Frosinone) dove da secoli, in occasione del 10 agosto, si verifica il fenomeno in questione, e di tentare l'elaborazione di una spiegazione razionale del medesimo mettendo possibilmente da parte la ben nota tentazione del CICAP di replicare il fenomeno con qualcuno dei Vostri trucchi (che, come precisavo, non dimostrano gran che, dal momento che la fabbricazione di una banconota falsa non esclude l'esistenza di danaro perfettamente in regola con la Zecca dello Stato).
Da allora, però, ben tre numeri di Scienza & Paranormale sono passati, ma della mia sudata comunicazione neppure un rigo sulle Vostre pagine, e silenzio assoluto sulla sfida che Vi proponevo. Eppure, non mi pare che il mio scritto fosse così balordo da meritare di essere cestinato; forse, ho urtato in qualche modo la Vostra sensibilità indirizzandovi dei colpetti di bassa ironia, e spero che la sorridente dottoressa Hack non si sia risentita per qualche mia sarcastica citazione. Dovrei forse scusarmi, eppure ho buone ragioni per ritenere che la mia ironia fosse tutt'altro che gratuita o esagerata. Vedete, a differenza dell'impressione che si può ricavare da quanto scrivo, personalmente sono tutt'altro che un "credente" nei fenomeni paranormali o soprannaturali.
Anzi, relativamente ai principi teorici sull'uso corretto della ragione, mi reputo persino più "a sinistra" del CICAP, al punto da sospettare e sostenere che tra un ateo (quindi, tra un membro del CICAP) e un Testimone di Geova non vi sia alcuna sostanziale differenza per quel che riguarda il rapporto con la propria razionalità: tra l'uno e l'altro, a mio parere, c'è solo una differenza di segno, e in tale prospettiva l'ateo diventa null'altro che un "credente" di segno negativo. Mi sembra obietti-vamente stupido, infatti, assumere un atteggiamento aprioristico e tuttavia convinto - di negazione o di fideistica accettazione - in relazione a cose di cui è impossibile, almeno allo stato delle nostre conoscenze, dimostrare l'esistenza o la non esistenza. Così, se è del tutto impossibile dimostrare che la Bibbia è davvero la parola rivelata di Dio - e anche l'esistenza stessa di Dio - è altrettanto impossibile dimostrare la non esistenza di un mondo "soprannaturale", e per la semplice razionale considerazione che quest'ultimo potrebbe ben esistere e sfuggire contemporaneamente alla limitata percezione dei sensi umani... esattamente come virus e batteri - esempio portato nella mia lettera precedente - sono sfuggiti per millenni alla nostra percezione visiva. Di conseguenza, per non ridursi a fare la patetica figura del cieco nato che, fidandosi unicamente nei limitati strumenti conoscitivi a sua disposizione, nega l'esistenza degli oggetti che non cadono sotto la sua diretta percezione tattile, e partendo dalla non illogica considerazione che il mondo potrebbe essere molto più complesso di quanto il limitato orizzonte dei nostri sensi e del nostro grado di evoluzione culturale e intellettuale ci permette attualmente di percepire - virus, batteri e ultrasuoni insegnano sempre! -, ritengo che l'unico atteggiamento mentale veramente compatibile con una visione psico-intellettuale, sia quello di un "agnosticismo possibilista", il quale, purtroppo per il CICAP, non può che sorridere o a volte indignarsi davanti agli sforzi che fanno i Vostri associati e simpatizzanti di ridurre tutto l'universo a leggi di fisica e di chimica da manuali scolastici. E, a parte la riuscita definizione di "agnosticismo possibilista", tutto quanto ho finora precisato mi sembra così banale, così evidente, così alla portata di ogni intelligenza di medio livello, che quasi mi vergogno a parlarne come di schegge della mia personale "saggezza"!
Ripeto, il CICAP merita i più dovuti riconoscimenti per il suo impegno di smascherare gli imbroglioni del paranormale e quando riesce a dare una spiegazione ragionevole a fatti apparentemente anomali; ma, al di là di questa pratica e piuttosto prosaica funzione, sbaglia di grosso quando cerca, se non di imporre, sicuramente di proporre al mondo la sua filosofia sfacciatamente negazionista e materialista - costretta, come scrivevo nella mia lettera precedente, a scorrere entro gli angusti limiti di una posizione aprioristica di stampo neopositivista.
Credo, insomma, che il cieco nato di cui sopra non ha alcun diritto di proporre al mondo, e tanto meno con arroganza intellettualistica, la propria filosofia forzatamente condizionata dai suoi limiti biologici e funzionali. Il "pensiero scettico" talvolta strombazzato sulle Vostre pagine, alla luce dei semplici presupposti da me tracciati poc'anzi mi sembra piuttosto un non-pensiero, ed esiste il serio pericolo che alcuni membri del CICAP, senza redersene conto, assomiglino mentalmente assai più al Vostro immaginario professor Bickerstaff che al padre Galilei!
In quanto ai rapporti con il mondo della cultura popolare, sarebbe meglio che il CICAP non si facesse troppe illusioni di proselitismo: i presupposti filosofici stessi dell'Associazione non possiedono i numeri per fare breccia nell'animo della gente, che ha bisogno di evadere dalla banalità del quotidiano sognando i miracoli di Lourdes, gli alieni in arrivo sui loro dischi volanti o la possibilità di conoscere e di modificare il nostro futuro... Resterebbe, per Voi, la consolazione narcisistica di far parte di una confraternita élitaria o di una casta sacerdotale preposta al vero culto della dea ragione... Ma, ahimé, alla luce di quanto poc'anzi osservato sui grossi limiti in fatto di correttezza razionalistica emergenti dalla Vostra filosofia di base, temo che neppure questa soddisfazione possa esserVi ragionevolmente concessa. Almeno, fino a quando l'atteggiamento sfacciatamente negazionista e materialista che resta alla base dello spirito del CICAP non darà segni di un'apertura mentale assai più sincera di certe dichiarazioni di massima tante volte scritte e sentite da parte Vostra.
Allo stato attuale delle cose, però, temo che il CICAP non abbia un grande avvenire davanti a sé, ed è probabile che anche per le persone meno intellettualmente sprovvedute e non condizionate da filosofie negazioniste e neopositiviste, gli uomini del CICAP sembreranno un giorno - ironia della sorte! - come un gruppo di reazionari e di oscurantisti, aridi personaggi impegnati nel tentativo di ridurre il mondo alla misura della loro soggettiva e limitata percezione del cosmo. Eppure, per uscire dagli angusti limiti del non-pensiero scettico basterebbe meditare su pochi dati di fatto, tutti innegabili e obiettivi: la "coscienza" che anima il più piccolo di noi, e che non è stata ancora spiegata in termini soltanto matematici e fisici - un fenomeno "paranormale", come scrivevo nella mia lettera precedente, che è sotto i nostri occhi a miliardi di esemplari; l'immensità non solo spaziale ma anche temporale dell'universo; l'evoluzione biologica avvenuta sulla nostra Terra e la comparsa, con la specie umana, di una coscienza razionale tutt'ora in fase evolutiva.
Ora, per effetto di una semplice deduzione analogica, è ragionevole ipotizzare che i predetti fenomeni evolutivi siano avvenuti in più tempi e in più luoghi del macrocosmo, e che in milioni e in miliardi di anni esseri a noi sconosciuti abbiano raggiunto un'evoluzione fisica e mentale per noi inimmaginabile (la stessa, magari, che distingue l'Homo sapiens dal virus dell'influenza). Se tutto questo è ragionevolmente possibile, è altrettanto ragionevole supporre che siffatte intelligenze aliene potrebbero interferire di tanto in tanto - con modalità etiche e psicologiche per noi incomprensibili - con l'umanità terrestre, producendo quei fatti e quei fenomeni da tempo noti nelle tradizioni religiose e nella letteratura sul paranormale (guarigioni miracolose, stimmate, apparizioni mariane e curiosi fenomeni celesti - come il "sole" che giocava nel cielo di Fatima il 14 ottobre 1917 davanti a 60.000 testimoni -, reliquie sanguigne che si sciolgono in momenti ben precisi, UFO e "abductions", etc. etc.). Nell'ambito di questa ipotesi troverebbero in parte spiegazione anche quelle ondate di assurda malvagità e di collettiva irrazionalità che in certi momenti storici mortificano la parte migliore del cosiddetto Homo sapiens...
Insomma, la realtà potrebbe essere assai più complicata della minestrina quasi insipida a cui i signori del CICAP vogliono per forza ridurla, allo stesso modo in cui il mondo - e su questo non ci piove - è assai più complesso di quello che il cieco percepisce mediante le sue mani e le sue orecchie. C'è di sicuro, in questo scorcio di fine millenio, un'irrazionalità diffusa ovunque, ma anche un sincero bisogno a livello collettivo di verità e di chiarezza, un desiderio di estendere la conoscenza umana verso altre frontiere, di vedere oltre i limiti condizionati dalla nostra parziale cecità evolutiva.
Ma a tale bisogno, gli operatori del CICAP non trovano di meglio che offrire una visione riduttivamente materialistica del mondo, e in tal modo si autocondannano a essere visti e giudicati, in futuro, come i sacerdoti di una religione laica che ha fatto l'assurdo tentativo di sacralizzare gli enormi limiti a cui l'evoluzione psico-biologica e culturale per il momento ci condanna.
Pertanto, visto che il 10 agosto è di nuovo alle porte, che ne direste di prendere almeno in considerazione l'idea di accettare la sfida sul sangue di San Lorenzo che vi proposi esattamente un anno fa? E inoltre, visto che questa lettera, ancorché un po' lunga mi sembra assai meno complicata, inutile e surreale del lungo pezzo sulle "muche volanti" da Voi pubblicato sull'ultimo numero di Scienza & Paranormale, mi fareste il piccolo favore di pubblicarla per intero - senza tagli o manipolazioni di seconda mano - sulle pagine della Vostra Rivista?
In attesa di riscontro, non mi resta che porgervi i più sentiti ringraziamenti per la Vs. cortese attenzione, assieme ai saluti più cordiali.
Ennio Scannapieco
Biblioteca Provinciale, Salerno

CICAP - Home Page: LASCIATE OGNI SPERANZA, VOI CH'ENTRATE.

Sveglia ragazzi! Sono io sono tra quei pochi che si sono accorti che anche Yahoo fa una robusta disinformazione politica e cuturale per conto CICAP tramite alcune utenze "canaglia" come
@Sesquiossidodip
@Oubaas
@Massimo
@Antoniom20011
@Valer...
@Tammy_17
ed una marea di nikcname che richiamano "feticci nominalistici" (molto cari alle massonerie) quali @Giorgia, @Lucifer92 e str0nzàte simili...
Ma la lista è molto più estesa e ci sono tantissimi cloni e utenze dello staff coinvolte nelle attività disinformative.

Il CICAP nacque come organo di controllo sulle affermazioni del paranormale... ma negli ultimi 10 anni ha cambiato volto... è diventato una estensione politica dell'Ordine dei Giornalisti che censura e denigra qualsiasi informazione o notizia SCOMODA AI POTENTI... nella fattispecie.. in merito a queste piaghe della società italiana:
Per il CICAP:

La Mafia non esiste.
Le stragi di stato sono forme di allucinazione collettiva.
Le classi politiche ed i Governi sono legittimi ed i loro privilegi sono più che meritati.
I governanti lavorano e operano per il bene del paese.
Il fenomento tangenti e corruzione è frutto di teorie complottiste e allucinazione collettiva.
TAV, MUOS, EXPO 2015 sono opere necessarie, chi si oppone è terrorista, schizofrenico,ignorante e disadattato socialmente.
Non esiste la congiura bancaria dei titoli SubPrime del 2008.
Le recessioni sono conseguenza della poca voglia di lavorare delle società occidentali.
Le banche sono enti benefici e giuridicamente corretti.
Chi è ricco e privilegiato se lo merita per aver lavorato, chi è povero è perchè ignorante e con deficit intellettivo.
Petrolio è l'unica fonte di energia, tutto il resto delle tencologie alternative o fonti energetiche alternative sono frutto di allucinazione collettiva, delirio, superstizione, credenze popolari, leggende metropolitane, disadattamento sociale, ignoranza, mancata selezione socio famigliare di soggetti emarginati che sarebbe meglio non esistessero.
Le spese militari sono utili in quanto rafforzano lo sviluppo tecnologico e ci proteggono dagli integralisti islamici e dai poveri del terzo mondo... che sarebbe meglio non esistessero... sono pelandroni, ignoranti, schizofrenici...insomma razza inferiore... (peccato che l'Islam integralista è da sempre finanziato dalla CIA come le varie mafie...)

...la lista è molto più estesa...
Certo... il parlarne ...anche contro... rafforza il mito del CICAP...
Per coloro che conoscono la Storia, quella vera...si saranno resi conto che le affermazioni dei CICAPPOLOGI sono le stesse che in Nazional Socialismo esercitava e teorizzava per Ebrei, Comunisti, oppositori, e contro chiunque non fosse nazificato.
  Anche in Yahoo di razzismo fascismo mascherato da predicozzi fatti da Sesquiossidodip più la sua ciurma di sguatteri dello Staff ve ne sono sin da vendere... e la vicenda prosegue anche nelle altre sezioni .... del resto in Yahoo si scrive che le banche meriterebbero più rispetto e maggiori finanziamenti governativi... ditemi come si possono scrivere simili stronzate se non si è finanziati da qualcuno per farlo.

Quei Talebani del CICAP

Un camion carico di letame ha scaricato il suo contenuto nella sede centrale del comitato scientifico del CICAP :-) Mittente; "LA VERA INFORMAZIONE SCIENTIFICA."

Ogni anno il Cicap attua inutili convegni Nazionali. Il CICAP, l'associazione sorta nel 1989 per dimostrare le falsificazioni dei cosiddetti fenomeni extrasensoriali.
Fin qui non ci sarebbe nulla da obiettare.
La gran parte dei cosiddetti fenomeni fisici prodotti da sedicenti medium, guaritori, cartomanti e maghi, infatti sono sicuramente il frutto d'ignoranza, di superficialità, di superstizioni, d'imbrogli e di cattiva fede.
Ciò premesso, però, almeno quattro sono le obiezioni che devono essere poste.
La prima riguarda la premessa su cui si istituisce il CICAP che sin dal primo giorno della sua fondazione ha sempre negato, in modo preconcetto, ogni possibilità di esistenza di fatti paranormali.
In ambito scientifico, questa posizione è intollerabile: rifiutare un presunto fenomeno o una semplice ipotesi vuol dire compiere lo stesso percorso di preconcetto, superstizione e cattiva fede che poi si attribuisce alla parapsicologia.
La scienza non ha preconcetti: il CICAP sì.
Per fare un esempio, il ricercatore universitario Rhine, prima di decidere sull'esistenza o meno della telepatia, ha ricercato per trent'anni, effettuando centinaia di migliaia di prove. Non ha deciso esaminando uno o due casi (positivi o negativi perché magari dovuti a imbroglio) ma li ha estesi a migliaia di persone, in modo da ottenere una casistica su base scientifica.
Il CICAP non ha mai proceduto con una metodologia del genere, limitandosi, in modo non scientifico, a esaminare casi singoli per trarne generalizzazioni che, ovviamente, non fanno statistica ma solo opinione.
Una procedura, quindi, decisamente anomala se si parla di "metodo scientifico".
Ci si potrebbe chiedere se gli operatori del CICAP procedono allo stesso modo quando, come scienziati, lavorano nei propri laboratori universitari.
La seconda obiezione è una domanda di metodo: per il CICAP che cosa sono la ragione e la razionalità che tanto predicano?
Ad esempio le cellule, prima dell'invenzione del microscopio, a chi le avesse ipotizzate erano frutto di follia? L'inconscio è un'invenzione di Freud? L'estetica è un gioco enigmistico della mente, oppure è una critica intuitiva della bellezza?
Cos'è dunque la razionalità? E' vero solo ciò che è ripetibile in laboratorio e dunque i sentimenti (che sono astratti) appartengono alla sfera degli inganni psicologici?
La terza annotazione è che il CICAP (tranne per il caso dell'infelice articolo sul miracolo di San Gennaro) non mantiene la stessa linea per quanto riguarda i miracoli che la Chiesa attribuisce ai santi.
Le stimmate, prodotte da San Francesco e da Padre Pio erano una manifestazione isterica? Sant'Antonio aveva veri fenomeni di bilocazione? Gesù camminò veramente sulle acque, moltiplicò il pane e i pesci, guarì gli infermi e risorse dalla morte? Oppure, come direbbe James Randi, fu solo un illusionista da baraccone che prese in giro povera gente ignorante?
I profeti profetizzavano il futuro, oppure erano come i cartomanti della televisione?
Ci piacerebbe che il CICAP mostrasse la stessa faccia intransigente anche verso i miracoli.
Oppure ha questa organizzazione paura dei potenti cardinali, delle ritorsioni della Chiesa o del giudizio delle lobby universitarie?
Infine, e sono al quarto e provvisoriamente ultimo punto, il CICAP ammette che la scienza conosce assai poco della realtà (vedi l'articolo di Piero Angela sul depliant del recente convegno).
Ma se è così, ed è così, a quale titolo gli "scienziati" negano a priori ciò che la scienza non può e non sa investigare?
La scienza, scrive Angela, non può rispondere alle domande angosciose sulla vita e sulla morte, non rassicura, non può dire nulla sul dolore. Siamo d'accordo.
Soprattutto (ma questo Angela non lo scrive) la scienza non ha la pretesa dell'assolutezza. Ma se non sa e non può dire nulla sulla vita interiore, altre discipline, come la psicologia e la filosofia possono ben dire qualcosa in più anche in assenza di dimostrazioni secondo gli standard e i protocolli scientifici.
La ragione in primo luogo. La civiltà comprende la filosofia, l'arte e quindi la poesia, la musica, la letteratura, la stessa scienza; cioè non solo reperti di sala anatomica, ma anche la realtà di natura astratta, di quella natura, cioè, che per il CICAP non esisterebbe.
La creatività, nella vita umana, è stata il prodotto di intuizioni, di immaginario trasferito nel costume e nell'arte, di proposte, di ricerca e anche di utopie e di sogni. Dobbiamo sterilizzare tutto e concludere che per creatività e civiltà vale solo la conoscenza scientificamente dimostrabile?
E poi, a quale conoscenza scientifica ci riferiremmo, alla fisica di Newton o alla relatività di Einstein?
E' chiaro che oggi dobbiamo pensare in modo scientifico, cioè partendo dalla dimostrazione (che non significa ripetibilità) di ciò che si afferma, ma pensare in modo riduttivo non è far scienza. E ci si chiede: si può veramente dimostrare che il CICAP ha tutte le ragioni e gli altri tutti i torti solo perché smascherando un imbroglio si afferma che tutto è un imbroglio?
Suvvia, un po' di serietà; per favore, più scienza seria.
Se è vero che i falsificatori sono migliaia (e vanno smascherati) e utilizzano la buona fede altrui per prosperare e arricchirsi, millantatori sono anche quegli scienziati che si trincerano dietro la pomposità della scienza e approfittano della medesima buona fede altrui per far passare il messaggio (falso) che solo la scienza sperimentale sia la verità e il resto non esiste.
Il CICAP sembra animato dallo stesso spirito fondamentalista, da guerra santa, che sta dividendo il mondo in fedeli e infedeli. Nel nostro caso vorrebbe costringerci ad essere con la scienza o contro di essa, come se una ricerca integrata e corretta rappresentasse un ostacolo alla conoscenza e alla verità.
E' il radicalismo la piaga umana, cioè il convincimento di saper tutto anche quando oggettivamente si sa poco o nulla.

Corrado Piancastelli
(Presidente del Centro Italiano di Parapsicologia)

Il fake di "Perle complottiste"




"Udite udite... Straker è un agente!!"

Impossibile evitare di trattare argomenti relativi alle azioni dei maldestri debunkers italiani. Anche questa volta dobbiamo dar conto di una loro ennesima azione, congegnata con il vile scopo di screditare noi come persone e quindi di delegittimare il nostro lavoro.

Come di consueto, il sottoscritto è una delle vittime designate con maggior frequenza e, questa volta, il famigerato axlman si è distinto in un rozzo tentativo di mostrare al lettore una realtà contraffatta. In un delirante post dell'aprile 2008, il disinformatore axlman ha immesso un apparente screenshot del mio blog: "Straker" e precisamente di questa pagina. In tale schermata appaiono le chiavette di admin che solo chi accede all'area di amministrazione del blogger può visualizzare. Una volta tesa la ragna, ha atteso che qualche piccione vi si impigliasse, quindi, una volta accertatosi che il fake aveva ottenuto lo scopo desiderato, al fine di rendere la cosa ancora più credibile, ha rimossso il falso screenshot con le chiavette di admin e lo ha sostituito con uno senza, questo. Il falso era stato creato col fine di diffondere il sospetto che Straker e Zret fossero dei doppiogiochisti collusi con i divulgatori di menzogne. Peccato che entrambe le schermate del mio blog sono solo il risultato di grossolani fotomontaggi. Infatti si nota subito che il testo non è allineato, è mal formattato ed anche il font è differente. Le immagini a destra sono eccessivamente staccate tra loro rispetto alla linea verticale e la cornice intorno al titolo è evidentemente fuori proporzioni (sulla destra). Inoltre mancano i players delle registrazioni radiofoniche e manca il grafico dei sondaggi. Il confronto tra originale e fake è impietoso.

Insomma, quelli di perle complottiste hanno eseguito un approssimativo collage per farne una falsa prova. Hanno teso una trappola per ingenui bloggers ed alcuni di loro vi sono caduti come pere mature. Da tutto questo si può solo constatare che i disinformatori sono arrivati a toccare il fondo della cloaca fetida e piena di liquami in cui sguazzano ormai da quasi tre anni e, oltretutto, dimostrano anche di essere dei veri incapaci. Se intendono creare dei falsi, forse hanno bisogno di frequentare qualche buon corso di grafica, sempre che con la loro intelligenza microscopica siano in grado di imparare qualcosa.


ADDENDUM

Dopo le dovute verifiche alle immagini a suo tempo mostrate su Perle complottiste, abbiamo potuto accertare che anche il blog diStuarthwyman è rimasto vittima di un falso diffamatorio.


Aggiornamento del 3 giugno 2008

Su Perle complottiste cercano di metterci una toppa ed infatti, in un recente delirante post, scrivono:

Nel dicembre del 2007 dedicammo una Perla al noto Stuarthwyman (link) e utilizzamo per gli shot il programma Adobe Acrobat Professional 7che ha la caratteristica di evidenziare anche gli strumenti nascosti. (Sic!) Nei nostri shot del suo blog, quindi, apparivano gli "strumenti di amministrazione" che di solito appaiono solo all'amministratore di un sito. [...] Noi non abbiamo fatto alcun fotomontaggio ma gli shot sono esattamente quelli generati da un programma professionale (Adobe Acrobat Pro) conosciuto in tutto il mondo.

Con questa ridicola spiegazione hanno davvero raschiato il fondo. http://www.tankerenemy.com/2008/05/il-fake-di-perle-complottiste.html#.Vez95sjnTQg