Butac e vaccini: gl'insegnamenti scientifici di ragionieri e gioiellieri

Certo la timidezza non rientra fra le patologie di cui soffre il regime di cui, invece, soffriamo noi.
Basta accendere la TV per trovare perfetti ignoranti dalla faccia di bronzo esprimersi su ogni lemma di qualunque enciclopedia. Non c’è argomento su cui un cantante, un giornalista, un attore, un politico, un intrattenitore di qualunque specie esiti a rendere note le sue opinioni, opinioni che, date in pasto ai milioni di “distratti” che affollano il nostro paese (non che il resto del mondo sia meglio) sono trasformate nella Verità con la v maiuscola. L’avere voce in questi salotti che nulla hanno di diverso dalle classiche osterie conferisce un’autorità popolare rocciosa a questi figuranti travestiti da protagonisti, tanto che c’è chi ottiene perfino una laurea ad honorem da una delle nostre università, peraltro classificate nelle posizioni di retroguardia a livello mondiale. Non sto scherzando: a tale Michele Mirabella, per esempio, l’Università di Ferrara ha conferito la laurea honoris causa in Farmacia, una decisione che, in modo del tutto personale ed appellandomi all’articolo 21 della Costituzione, trovo mortificante.
Ma c’è di peggio. Il Ministero della salute e l’Istituto superiore di sanità sponsorizzano un sito Internet chiamato VaccinarSì. Si tratta di un coacervo di fesserie avvilenti basate su chiacchiere basate su chiacchiere basate su chiacchiere basate su interessi non proprio limpidi che altro non fanno se non confermare la statura nanometrica delle nostre istituzioni e la loro etica. A mo’ di ciliegina sulla torta, la funzione di faro scientifico di quel sito è affidata a personaggi incredibili quali, ad esempio, una casalinga austriaca chiamata Ulrike Schmidleithner di cui invito a leggere il curriculum. Non che una laurea conti più di tanto (Guglielmo Marconi , Nobel per la Fisica, non riuscì mai a conseguirne una), ma la signora vanta un diploma di ragioneria e la cultura raccogliticcia tipica dell’autodidatta incapace di valutare le fonti. Comunque sia, il suo curriculum è riportato inhttp://www.vaccinarsi.org/comitato-scientifico/ulrike-schmidleithner.html. Ognuno si faccia la sua opinione.
In clima di democrazia ognuno ha il diritto di sparare le sciocchezze che preferisce. Dispiace un po’, non fosse altro che perché le paghiamo noi e profumatamente, vedere come, per motivi che preferisco non indagare, le nostre istituzioni appoggino questi personaggi. Prova, questa, fin troppo evidente non solo della loro ormai tristemente palese pochezza scientifica (in realtà, totale incompetenza) ma di una mancanza assoluta di argomenti nel difendere posizioni a dir poco sospette che le fa rifugiare in un ridicolo, caricaturalmente italiano “lei non sa chi sono io”. Ben venga un sito istituzionale sulle vaccinazioni, ma questo dovrebbe essere improntato all’onestà e all’oggettività scientifica, qualcosa che, a giudicare dai fatti, è del tutto latitante. E dispiace pure vedere come nel cosiddetto “comitato scientifico” di VaccinarSì siano presenti persone (“scienziati”!) che non hanno mai analizzato un vaccino e che si foderano gli occhi di prosciutto davanti ad evidenze quanto meno da discutere. Così facendo si perde ogni credibilità.
Un po’ diverso e forse più divertente è un sito chiamato Bufale un Tanto al Chilo. A reggere il “prodotto” (sarebbe interessante vedere chi sponsorizza quella che Fantozzi avrebbe definito “una boiata pazzesca”) pare ci sia un gioielliere bolognese, un tale intriso di grottesca presunzione che si alza ogni mattina convinto di essere non solo un esperto di qualunque disciplina, ma capace in un colpo di smantellare le menzogne di questo e di quello correggendole con mano da maestro. E tra le stravaganze del personaggio, la cui ignoranza su almeno molto di ciò su cui pontifica è fin troppo scoperta, non potevano mancare quelle a proposito dei vaccini, un argomento che per lui non ha misteri perché a casa sua la verità è ciò che esce dalla sua fantasia.
Non perdo tempo ad enumerare le stupidaggini riportate in quel blog. Mi limito a fare presente che, se non altro per non rendersi ridicoli, è sempre consigliabile conoscere l’argomento di cui si disquisisce, specie se si pretende di farlo ex cathedra. Magari, prima di continuare nella sua opera, quel tale ci renda edotti sul suo curriculum scientifico, sugli studi fatti e sull’esperienza diretta maturata sui vaccini oltre che sugli altri mille argomenti a proposito dei quali ci dà lezione. Se quel curriculum sarà sufficientemente accettabile, se gli studi sul campo saranno credibili, penderemo tutti dalle sue labbra. Altrimenti sarà inevitabile continuare a valutarlo per quello che appare: un coccio di vetro al posto della pietra preziosa quale, da gioielliere, vorrebbe spacciarsi.
Ai tempi antichi dell’università io sostenni un esame di mineralogia che racchiudeva tra gli argomenti anche quello delle pietre preziose. Mai e poi mai, però, oserei esprimermi sull’argomento, lasciando la parola a chi evidentemente ne sa molto più di me, anche ai gioiellieri. Difficile non chiedersi perché costui non ricambi l’atteggiamento. O c’è sotto dell’altro?
Al di là di tutto ciò non mi stancherò mai d’invitare chi mi legge a controllare sempre con onestà le fonti, scartando senza pietà quelle dei troppi ciarlatani dalla faccia tosta che attecchiscono nella società di questo inizio di terzo millennio. Chi non risponde alle domande ha sempre un motivo per farlo e quel motivo non è mai onorevole. E tra le tante domande che io continuo a porre senza ottenere risposta c’è quella relativa alle mille porcherie che si trovano nei vaccini, dai pezzi di materiale solido, inorganico e incompatibile con la nostra fisiologia ai globuli rossi alle proteine di origine animale ai conservanti agli stabilizzanti. E già che siamo in argomento, gradirei spiegazioni sulle sperimentazioni che si effettuano sui vaccini, qualcosa che travalica il confine del vergognoso per entrare nella criminalità. Se qualcuno del fantomatico comitato scientifico di VaccinarSì è in grado di spiegarmi e di giustificare quei fatti e quelle presenze in maniera intelligente e senza cercare di prendermi per i fondelli perché mi arrabbierei, lo faccia e io sarò lietissimo di aver capito ciò che ora mi sfugge. Non fossero capaci di farlo, il mio giudizio non solo scientifico ma anche morale su di loro non sarebbe certamente positivo. Quanto a Bufale un Tanto al Chilo e al gioielliere teneramente onnisciente, non sparerò sulla Croce Rossa.
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Ulrike Schmidleithner scheda curriculum

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Fototessera Ulrike Schmidleithner

Titolo di studio / Istruzione

La sig.ra Schmidleithner NON è laureata in Medicina e Chirurgia (ha un diploma di scuola media superiore in ragioneria), ma la sua competenza ed esperienza in specifici ambiti sanitari e scientifici le consentono di far parte a pieno titolo nel Comitato Scientifico di VaccinarSì.

Competenze scientifiche e attività preminenti

bulletDal 1999 è attiva nella promozione dell'allattamento materno. In quell'anno ha pubblicato la pagina italiana www.allattiamo.it e la sua versione tedesca www.uebersstillen.org. Nell'ottobre dello stesso anno ha fondato la mailing-list www.wirstillen.eu e, successivamente, la versione per le mamme italiane www.allattiamo.eu.
bulletAll'inizio del 2002 è cominciato il suo interesse per le vaccinazioni a seguito di una discussione sulle vaccinazioni nel suo Yahoo-group "wirstillen". Le reazioni ostili e aggressive ai suoi messaggi, che erano informazioni ricavate dal sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'hanno indotta ad immergersi con impegno sui temi delle malattie infettive e delle vaccinazioni. Ha letto e continua a documentarsi con molti libri di testo e riviste scientifiche su aree come l'immunologia, l'epidemiologia, la statistica, le malattie infettive. Contemporaneamente si è impegnata in discussioni in vari forum, nei social media e nel suo Yahoo-group http://it.groups.yahoo.com/group/vaccinazioni/ (aperto nel 2002) con persone che si oppongono alle vaccinazioni.
bulletNel 2002, durante le discussioni in un forum austriaco, ha conosciuto diversi professionisti (un medico e biochimico, una docente universitaria in neurobiologia, una tossicologa, un farmacologo) impegnati per una corretta informazione sui vaccini e le vaccinazioni. Nel 2004 hanno aperto assieme un sito privato che ha come scopo principale correggere la disinformazione degli anti-vaccinisti http://www.impfinformationen.de/startseite/ueber-uns.html
bulletNel 2008 ha aperto il sito http://www.vaccinfo.it
bulletDurante il convegno “Vaccini e Vaccinazioni: Atto quarto” organizzato dalla FIMP (31gennaio - 1 febbraio 2014) ha ricevuto il premio Giorgio Bartolozzi “Una vita per i vaccini”
bulletIl 10 aprile 2014 ha presentato al 14° corso “Vaccini e strategie di vaccinazione” organizzato dal prof. Paolo Bonanni, al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università Viale G.B. Morgagni 48, Firenze, una relazione a due voci dal titolo “Comprendere i movimenti anti-vaccinali: motivazioni culturali ed approccio pratico”
bulletIl 16 ottobre 2014 ha presentato una relazione al convegno “La sfida della comunicazione per la qualità e le novità vaccinali”, organizzato a Fano dall’ASUR Marche e dalla SItI Marche. Il titolo della relazione era: “Vaccinar…SI! (Blog e Social Network): esperienza, risultati e prospettive”
bulletIl 25 ottobre 2014 ha presentato al convegno “Giornata della vaccinazione” organizzato dal Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, Dipartimento di Prevenzione, una relazione dal titolo “Blog e Social Networks”
Dal 2009 gestisce il suo blog http://vaccinarsi.blogspot.it/. Fin dall'inizio ha sempre fatto controllare ogni suo articolo, prima di pubblicarlo, da un esperto in ambito vaccinale per assicurare che il contenuto fosse scientificamente corretto.

Email

ulrike.schmidleithner@vaccinarsi.org       http://www.europadeipopoli.org/Appunti_15/Insegnamenti.htm

Butac et simili: Siti “antibufala” nuovamente indagati per calunnia

“Chi getta fango per professione non può che uscirne sporco”
schizzi-di-fango.jpgQualcuno scrisse tempo fa “La propaganda non è scienza, ma solo lo specchio del sistema”.
Ultimamente sono rimasto colpito, ma non più di tanto, dalle notizie riguardanti le inchieste giudiziarie che coinvolgono siti che dovrebbero informare, smascherando in modo obiettivo e possibilmente scientifico le bufale che circolano on-line.
Secondo alcuni, tali siti sembrerebbero usare lo stratagemma della fantomatica bufala per gettare fango e creare danni economici e di immagine a chi non è allineato con determinate correnti di pensiero ufficiali (le tematiche ostracizzate sono signoraggio bancario, veganismo, terapie naturali, correlazione acidosi-tumore, correlazione metalli pesanti dei vaccini-autismo, scie chimiche, false flag, complotto 11 Settembre, ecc…).

E’ capitato anche a me di essere attaccato da uno di tali siti, che anni fa ha avuto il coraggio di riportare un mio articolo alterandolo nel significato e nei contenuti al fine di screditare la mia immagine. La mia fortuna è che in molti hanno compreso fin da subito l’intento di tale attacco quando hanno notato che tra i calunniati di tale sito ho avuto l’onore di essere accostato a personaggi del calibro del Prof. Di Bella, Dott. Eugenio Serravalle, Dott. Roberto Gava, Mauro Biglino, Giulietto Chiesa, Dott.ssa De Petris, Massimo Mazzucco, Paolo Franceschetti, oltre a parlamentari italiani che si occupano seriamente della problematica “salute e ambiente”; ma anche tanti altri stimati personaggi di spicco del libero pensiero.
Ora non ci resta che dire “Alla magistratura l’ardua sentenza!”

MISTACCO CALUNNIATA DA BUTAC.IT

Quando la forza di un idea e la novità si diffonde l’invidia comincia a lavorare nella testa degli uomini che provano fastidio nel successo ottenuto dagli altri. E’ quello che in questi giorni succede a danno di Mistacco.it attaccato ingiustamente da un sito che specula creando false notizie al fine di attirare click e carpire dati sensibili agli ignari visitatori della pagina. Come sempre la macchina del fango crea finti scoop manipolando false informazioni a proprio uso e interpretando in modo malevolo al fine di denigrare e creare confusione.
ATTENZIONEBUTAC
Non vogliamo entrare nella polemica delle frasi denigranti espresse nella pagina del sito ma chiaramente gli argomenti portati a supporto della tesi per screditare Mistacco.it sono assolutamente di fantasia e facilmente confutabili anche utilizzando le informazioni presenti sul sito Mistacco.it. A una lettura attenta e chiaro che si è cercato di fare un collage d’informazioni senza neanche leggere quello che si è pubblicato. La pagina reca decine di false informazioni e sopratutto slegate dal contesto dell’argomento principale con il chiaro intento di denigrare qualcuno senza aver alcuna informazione comprovata in mano, basta leggere per intero la fonte delle informazioni per capire la malafede dell’autore della pagina.
Indagato per Calunnia ai danni di mistacco.it
l sito e’ da molti anni noto alla Polizia Postale per le numerose denunce a carico del proprietario che utilizzando la nota tecnica dei Titoli ad effetto cerca di attrarre visitatori al fine di guadagnare sui click.
apbGoogle stessa segnala questo sito come sito pericoloso che carpisce informazioni sensibili ai visitatori possibile sito di phishing, il famoso programma di blocco degli annunci indesiderati ABP ne segnala ben 21. Sono tutti annunci in grado di carpire informazioni personali e visualizzare pubblicità indesiderate che se cliccate da un ignaro visitatore della pagina generano un profitto per il proprietario del sito.
Il meccanismo per guadagnare sulla buona fede dei lettori è ben spiegato in questo link. Mistacco con la sua grande idea sta dando filo da torcere alle aziende che vendono impianti fotovoltaici, convincendo con la forza della sua proposta decine di clienti tutti giorni a scegliere la convenienza di Mistacco a discapito di un impianto fotovoltaico. Il sito che attacca Mistacco guarda caso ospita banner pubblicitari di produttori d’ impianti fotovoltaici. E’ chiaro che e’ gli editori del sito non riuscendo a dimostrare la superiorità di un impianto fotovoltaico rispetto a Mistacco inventano e millantano con il chiaro scopo di usufruire di un vantaggio economico a discapito della concorrenza.
Nella pagina di “chi siamo” sono presenti solo dei nomi di fantasia, Neil, Ninth, DottPa, etc. Nessun recapito telefonico, nessun indirizzo. Nulla. Nessuna presentazione. Ecco chi sono le persone che scrivono le vere bufale, dei nessuno.
Schermata 2016-05-22 alle 15.23.18
Mistacco.it dichiara chiaramente chi è e dove si trova, pubblica tutto e sopratutto non si nasconde dietro a nomi di fantasia come fa il sito che pubblica delle vere bufale a danno di persone e aziende con il fine ultimo di guadagnare un profitto parlano male degli altri senza aver alcuna competenza della materia trattata e in totale disprezzo delle leggi e delle persone.
fango.preview.jpg

Altri articoli inerenti siti di disinformazione cosiddetti “getta-fango”:

– BUFALE TANTO AL CHILO SOTTO INCHIESTA GIUDIZIARIA

– Creatori di Bufale butac.it

– Indagini in corso dalle procure di Bologna e Firenze stanno esaminado il danno economico che gli autori di butac.it avrebbero causato a diverse aziende al solo scopo di fare soldi con la diffamazione https://contiandrea.com/2016/06/19/sito-antibufala-nuovamente-indagato-per-calunnia/

Butac:ancora fango e bufale su Mistacco.it – il sito Butac indagato per calunnia.Basta calunnie per guadagnare click ecco chi guadagna parlando male del prossimo.

Quando la forza di un idea e la novità si diffonde l’invidia comincia a lavorare nella testa degli uomini che provano fastidio nel successo ottenuto dagli altri. E’ quello che in questi giorni succede a danno di Mistacco.it attaccato ingiustamente da un sito che specula creando false notizie al fine di attirare click e carpire dati sensibili agli ignari visitatori della pagina. Come sempre la macchina del fango crea finti scoop manipolando false informazioni a proprio uso e interpretando in modo malevolo al fine di denigrare e creare confusione.
ATTENZIONEBUTAC
Non vogliamo entrare nella polemica delle frasi denigranti espresse nella pagina del sito ma chiaramente gli argomenti portati a supporto della tesi per screditare Mistacco.it sono assolutamente di fantasia e facilmente confutabili anche utilizzando le informazioni presenti sul sito Mistacco.it. A una lettura attenta e chiaro che si è cercato di fare un collage d’informazioni senza neanche leggere quello che si è pubblicato. La pagina reca decine di false informazioni e sopratutto slegate dal contesto dell’argomento principale con il chiaro intento di denigrare qualcuno senza aver alcuna informazione comprovata in mano, basta leggere per intero la fonte delle informazioni per capire la malafede dell’autore della pagina.
Indagato per Calunnia ai danni di mistacco.it
Indagato per Calunnia ai danni di mistacco.it
l sito e’ da molti anni noto alla Polizia Postale per le numerose denunce a carico del proprietario che utilizzando la nota tecnica dei Titoli ad effetto cerca di attrarre visitatori al fine di guadagnare sui click.
apb
Google stessa segnala questo sito come sito pericoloso che carpisce informazioni sensibili ai visitatori possibile sito di phishing, il famoso programma di blocco degli annunci indesiderati ABP ne segnala ben 21. Sono tutti annunci in grado di carpire informazioni personali e visualizzare pubblicità indesiderate che se cliccate da un ignaro visitatore della pagina generano un profitto per il proprietario del sito.
Il meccanismo per guadagnare sulla buona fede dei lettori è ben spiegato in questo link. Mistacco con la sua grande idea sta dando filo da torcere alle aziende che vendono impianti fotovoltaici, convincendo con la forza della sua proposta decine di clienti tutti giorni a scegliere la convenienza di Mistacco a discapito di un impianto fotovoltaico. Il sito che attacca Mistacco guarda caso ospita banner pubblicitari di produttori d’ impianti fotovoltaici. E’ chiaro che e’ gli editori del sito non riuscendo a dimostrare la superiorità di un impianto fotovoltaico rispetto a Mistacco inventano e millantano con il chiaro scopo di usufruire di un vantaggio economico a discapito della concorrenza.
Nella pagina di “chi siamo” sono presenti solo dei nomi di fantasia, Neil, Ninth, DottPa, etc. Nessun recapito telefonico, nessun indirizzo. Nulla. Nessuna presentazione. Ecco chi sono le persone che scrivono le vere bufale, dei nessuno.
Schermata 2016-05-22 alle 15.23.18
Mistacco.it dichiara chiaramente chi è e dove si trova, pubblica tutto e sopratutto non si nasconde dietro a nomi di fantasia come fa il sito che pubblica delle vere bufale a danno di persone e aziende con il fine ultimo di guadagnare un profitto parlano male degli altri senza aver alcuna competenza della materia trattata e in totale disprezzo delle leggi e delle persone. http://mistacco.altervista.org/butac-mistacco-luci-ombre-macchina-del-fango-contro-mistacco/

BUTAC. CROCE CHIEDE 5 MILIONI DI EURO IN CAUSA CIVILE



A seguito della denuncia presentata contro i promotori del sito Bufale un tanto al chilo per i reati di calunnia e diffamazione da parte del presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2015/02/bufale-tanto-al-chilo-sotto-inchiesta.html e della successiva apertura dell'inchiesta giudiziaria contro i promotori del sito da parte della procura della repubblica di Bologna. Il presidente nazionale di AIDAA ha depositato la richiesta di causa civile con una richiesta di risarcimento di 5 milioni di euro per il danno di immagine provocato dal sito dei mentecatti all'associazione ed alla sua persona. Soldi che saranno destinati agli animali.

BUFALE TANTO AL CHILO SOTTO INCHIESTA GIUDIZIARIA.



La procura della repubblica di Bologna ha aperto un fascicolo di indagine nei confronti dei responsabili del sito Bufale un tanto al chilo (butac.it) ipotizzando i reati di diffamazione mezzo stampa, calunnia e stalking nei confronti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente e del suo presidente Lorenzo Croce che ha presentato formale denuncia alla procura della repubblica di Bologna contro questi signori che da oltre due anni con articoli menzogneri e con una frequenza che supera abbondantemente il tollerabile hanno preso di mira le attività dell'associazione.  La procura della repubblica di Bologna ha aperto il fascicolo contro Paolo Costa e Zamagni Gianluca con il numero di protocollo 294/2014/mod 46, che presto sarà sostituito nella parte finale dal mod.21. Questa mattina il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce è stato sentito dai carabinieri di Arluno come denunciante ed ha rilasciato un lungo verbale corredato di documentazione che inchioda i due responsabili del sito alle loro responsabilità. Probabilmente avendo il sito sede legale presso il Signor Zamagni Luca in via Melchiorre Delfico 12 a Rivazzurra di Rimini il fascicolo da Bologna sarà nei prossimi giorni trasmesso alla procura della repubblica di Rimini che proseguirà nell'inchiesta e che iscriverà i due ed eventuali collaboratori veri o presunti (Vedi Maicolangel Butac) nel registro degli indagati. "Il sito di BUFALE UN TANTO AL CHILO ha una sede legale presso il signor Zamagni Luca in via Melchiorre Delfino 12 a Rivazzurra di Rimini- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- e li intendo recarmi nei prossimi giorni in compagnia di alcuni amici dell'associaizione per scambiare due chiacchere assolutamente in maniera pacifica con ZAMAGNI ED IL SUO COMPLICE PAOLO COSTA, chissà ora che tocca a loro rispondere alla giustizia se si sentiranno cosi sicuri oppure visto che ho pubblicato il loro indirizzo di sede del sito avranno da strepitare come fanno di solito tutti i vigliacchetti di quella specie?" ASPETTIAMO E VEDIAMO.

BUFALE UN TANTO AL CHILO HA PAURA E SI CAGA SOTTO.


Che erano dei vigliacchetti lo sapevamo, che sono dei cacasotto ora ne abbiamo la prova. Infatti quelli di bufale un tanto al chilo si sono inventati l'ennesima panzana E MINACCIANO COME LORO SOLITO. Ma siccome sono dei senzapalle non hanno il coraggio di fare l'unica cosa che devono fare andare in procura a Bologna e vedere se esistono gli atti relativi alla mia denuncia che porta il numero 294/2014 MOD 46 che dopo che sono stato sentito si trasforma in modello 21 contro Zamagni e Costa. Loro scrivono le loro cose in maniera esagerata come al solito. Ma siccome in passato dicono di aver avuto risposte in due settimane dai tribunali vadano a Bologna, anzi tra un po saranno chiamati visto che sono indagati. 
I VIGLIACCHI HANNO LE ORE CONTATE. E HANNO ANCHE CAMBIATO SERVER PER PAURA CHE GLI OSCURASSERO IL SITO. BUFFONI. 
lORENZO CROCE

BUTAC - Bufale un tanto al chilo. Olio di cocco che sconfigge il 93% dei tumori in 2 giorni è pubblicità???

Continua imperterrita la diffamazione di tutte le cure alternative che non siano farmaci infatti i delinquenti corrotti dell'associazione mafiosa del cicap di bufale un tanto al chilo arrivano a negare le nuove ricerche scientifiche sulle cure naturali perché coinvolti con il business delle case farmaceutiche con annessi i pericolosi e inefficaci vaccini. Guardiamo nel dettaglio le fesserie che hanno scritto.
Qui ritroviamo l'articolo di questi sporca web di falsità per mazzette! http://www.butac.it/no-lolio-di-cocco-non-cura-il-cancro/   ma chissà forse se avrebbero fatto qualche ricerca seria avrebbero trovato la fonte dell'articolo della ricerca americana in originale? dato che dicono che gliela detto suo cuggino! riporto l'intero articolo della ricerca con tanto di video.



Scientists Discover Coconut Oil Exterminates 93 Percent Of Colon Cancer Cells In Two Days


coco


Colon cancer: it’s one of the most common cancers among both men and women, and although a number of natural remedies have been linked to the prevention of this disease, government health authorities are quick to mention that not enough research has been done to warrant prescribing them. This is a common theme when it comes to using food as medicine and the science behind it. It’s unfortunate that science today is dominated by the pharmaceutical industry, and that most of the research received by physicians in the Western world comes directly from pharmaceutical companies.
“The medical profession is being bought by the pharmaceutical industry, not only in terms of the practice of medicine, but also in terms of teaching and research. The academic institutions of this country are allowing themselves to be the paid agents of the pharmaceutical industry. I think it’s disgraceful.”  – (source)(source) Arnold Seymour Relman (1923-2014), Harvard Professor of Medicine and Former Editor-in-Chief of the New England Medical Journal
This, however, does not mean that other research, published in reputable peer-reviewed journals, is not being conducted, or is not significant.
A great example comes from a study that shows there is an active anti-cancer component in coconut oil that constitutes 50 percent of its makeup. It’s called lauric acid, and in a study published in the journalCancer Researchresearchers at the University of Adelaide discovered this component completely exterminated more than 90 percent of colon cancer cells after just two days of treatment in a colon cancer cell line (CRC) in vitro. The study also reports/cites studies that postulate and indeed support the position that lauric acid can induce cancer cell death both in vitro and in vivo. For this study, the researchers used the rat small intestinal cell line as a model of normal intestinal epithelial cells, which again, “demonstrated that lauric acid induced considerable cell death.” Although there is still much to learn, there is obviously some potential here.
That being said, as reported by the United Nations University, experiments are being conducted with animals to find out how coconut oil can guard against cancer and have already yielded some interesting results. You can read more about that here.
What’s the difference between in vivo and in vitro studies? For in vitro studies, researchers conduct experiments using cells in a petrie dish, or perform a procedure in a controlled environment outside of a living organism. So, when we are talking about coconut oil and cancer, the study has not been performed in vivo, where researchers will perform experiments on whole, living organism as opposed to a partial or dead organism. Animal studies and clinical trials are two forms of in vivo research.
Unfortunately, clinical trials are highly expensive, making studying the beneficial effects of lauric acid on cancer difficult for researchers who lack proper access to funding. Despite the fact that multiple studies stress the need for more rigorous research, there is simply no money available. Why is this? It’s because medical research is funded by pharmaceutical companies, and pharmaceutical grade products, like drugs, are what they test in human and animal clinical trials. Things found in nature cannot be patented. Drugs can. It is therefore not in the best interests of a pharmaceutical company to fund this type of research, even though it is clearly in the best interests of the rest of the population.
Below is a clip of Dr. Peter Rost, a former vice president of one of the largest pharmaceutical companies in the world, Pfizer. In it he explains the monetary issue…

More On Coconut Oil

Lauric acid, the colon cancer killing property within coconut oil, is typically found in breast-milk as well. It’s a medium-chain fatty acid which supports the immune system and has plenty of antimicrobial properties. Some people consider raw, organic, virgin coconut oil to be a superfood that can help heal cancer and other disease, and studies like the one above support that assertion.
According to the American Society for Nutrition, clinical studies have also shown that the fats found within coconut oil (MCFAs) “may be useful in treating and preventing diseases such as diabetes, osteoporosis, virus-related diseases (mononucleosis, hepatitis C, herpes, etc.),  gallbladder disease, Chrohn’s disease, and cancer.” (source)
Coconut oil has even been shown to decrease the side effects of chemotherapy and improve the quality of life for cancer patients. (source)
The point is that there are too many potential health and healing properties associated with virgin coconut oil to count, and further research would be, inarguably, beneficial. If you are interested in learning more about it we encourage you to further your research.
For starters, you can check out this article by Greenmedinfo.com: “The 50 Latest Coconut Oil Benefits,Backed By Science.”
There are so many potential cancer healing foods and plants out there, it’s literally overwhelming, and at the same time heartbreaking that pharmaceutical companies do not use their funds to encourage more research, or acknowledge the research that has already been done. As it stands now, 25 percent of the active ingredients in cancer drugs are found only in the Amazon, despite the fact that only 10 percent of its plants have been studied for their medicinal properties.
According to  studies published in Life Sciences, Cancer Letters and Anticancer Drugs, artemesinin, a derivative of the wormwood plant commonly used in Chinese medicine, can kill off cancer cells and do it at a rate of 12,000 cancer cells for every healthy cell. (source)
More recently, bitter melon juice was shown to kill pancreatic cancer cells in vitro and in mice in a study done by the University of Colorado. Considering the results were seen in both in vitro and in vivotests, the effectiveness of bitter melon juice in treating pancreatic cancer, and potentially other cancers, at a clinical level, are clearly promising.(source)
Here is a clip of a molecular biologist explaining how THC completely kills cancer cells.
The list goes on and on, and there are hundreds, if not thousands, of similar studies that urge further examination into these potentials.

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Click Here! http://www.collective-evolution.com/2016/01/08/scientists-discover-coconut-oil-exterminates-93-percent-of-colon-cancer-cells-in-two-days/  QUANDO UNA COSA VA CONTRO GLI INTERESSI FARMACEUTICI SI TENTA DI INFANGARLA E RIDICOLIZZARLA,MA VEDIAMO CHI FA QUESTO IN QUESTO CASO QUESTO LAVORO SPORCO,L'ASSOCIAZIONE SI CHIAMA TEAM PAVAX ITALIA ED E' APPOGGIATA DALL'UNIFE. NEL MEZZO C'è UN CERTO SALVO DI GRAZIA. GIOVANNI GABUTTI. E ROBERTO BURIONI E POI I CLASSICI CAMERIERI,PESCI PICCOLI CHE SCODINZOLANO NELLA DISINFORMAZIONE.... QUI QUESTI CUGGINI SONO PRESENTI IN UN VIDEO VERGOGNOSO DOVE CERCANO DI VALIDARE IN TUTTI I MODI L'EFFICACIA DEI VACCINI! https://www.facebook.com/BufaleUnTantoAlChilo/videos/vb.167393596759573/544590329039896/?type=2&theater IN CHE MANI SIAMO? 

Bufale un Tanto al Chilo: Creatori di Bufale butac.it – MICHELANGELO COLTELLI e apparentamenti vari CAUSANO A VARIE AZIENDE DANNI ECONOMICI AL SOLO SCOPO DI FARE SOLDI CON LA DIFFAMAZIONE

SOLO SCOPO DI FARE SOLDI CON LA DIFFAMAZIONE

Gioielliere di Bologna. Evidentemente il troppo oro che ha visto gli ha dato alla testa!
Gli zimbelli del web, BUTAC.IT hanno ormai raggiunto la fine del barile. Indagini in corso dalle procure di Bologna e Firenze stanno esaminando quando sia il danno economico che gli autori, uno identificato come Michelangelo Coltelli (Coltelli), hanno causato a diverse aziende – al solo scopo di fare soldi con la diffamazione.
Siamo felici che BUTAC.IT presto chiuderà i battenti e con lui anche chi ha scritto per il sito. Il soprannominato COLTELLI ha una gioielleria a Bologna e credo che avrà come pagare i danni che il comitato di risarcimento e querelante gli sta’ chiedendo.
Sono stati anni in cui internet è stata poco regolamentata. Anni in cui elementi meschini come quelli di BUTAC hanno lucrato sopra aziende, persone, fatti e un pubblico di credenti ignari. Ora è il momento di pagare per quanto grosse le hanno sparate. Cosa? Le loro Bufale ovviamente.
Chissà se Michelangelo Coltelli scriverà un libro sulle bufale da qualche cella di qualche carcere, oppure, sotto un ponte e ormai al bighellonaggio, vorrà raccontare la sua BUFALA-VITA con qualche gioiello ancora addosso.
Che dire? Gente inutile e meschina e forse prezzolata che ha solo causato confusione, danno economico e un grosso, grosso prezzo da pagare per loro stessi,
Non è una BUFALA, amici di BUTAC.IT, è solo quanto vi meritate  http://piemonte.puscii.nl/articolo/23791/creatori-di-bufale-butac-it-michelangelo-coltelli Altri fondatori e collaboratori per riempire il web di falsità per certe coperture mediche e militari 

QUELLI DI BUTAC MINACCIANO I GIORNALISTI CHE PUBBLICANO 

 Oltre alla richiesta di oscuramento di oscuramento parziale del sito Bufale un tanto al chilo, il presidente di AIDAA Lorenzo Croce ha denunciato i responsabili del sito Bufale un Tanto al Chilo per sostituzione di persona e minacce.Gianluca Zamagni (Maledetto)  
  e Paolo Costa (Drugo)
questi sono i responsabili del sito sono stati pescati con le mani nella marmellata. Ogni volta che un giornale o un sito pubblica una notizia di AIDAA questi signori spacciandosi per il presidente dell'associazione (reato di sostituzione di persona) telefonano alla redazione per scoprire chi è il giornalista che ha pubblicato l'articolo in questione. L'ultima di queste porcherie risale alla giornata di ieri quando i due o qualcuno per loro ha telefonato ad un agenzia stampa per conoscere il nome del giornalista che ha pubblicato un articolo sulle inziative di AIDAA. Orbene spacciandosi per il presidente di AIDAA si sono fatti dire il nome ed il numero di telefono del giornalista che hanno poi chiamato intimandogli, con metodo squadristico e mafioso, di non pubblicare articoli di AIDAA PENA LO SPUTTANAMENTO DELLO STESSO GIORNALISTA, CHE OVVIAMENTE NON FACENDOSI INTIMIDIRE HA RICHIAMATO IL PRESIDENTE DI AIDAA RACCONTANDO LA TELEFONATA DEGLI SQUADRISTI ROSSI DI BUTAC.IT. OVVIAMENTE STAMATTINA E' SCATTATA LA DENUNCIA. 
VISTO CHE LORO USANO CON NOI METODI SQUADRISTI, SARANNO RICAMBIATI ALLO STESSO MODO MA SENZA VIOLENZA.http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2015/02/quelli-di-butac-minacciano-i.html Un altro collaboratore di Butac è David Puente 
 

BUTAC.IT E BUFALE.NET: I FINTI SITI ANTI-BUFALE CONVOCATI DAL PD Vox vi ha sempre detto, come dietro i finti siti anti-bufale Butac.it eBufale.net si nascondesse, in realtà, un’opera di dis-informazione tesa a depistare i lettori dai problemi reali.

Ora, sono usciti allo scoperto. Addirittura convocati dai loro referenti politici del PD, a Bologna: 
Questa Nadia Monti (PD) 
ha una storiella politica particolare. Faceva parte dell’IDV del desaparecido Di Pietro, ora è praticamente un’assessora PD. Si occupava, fino a pochi mesi fa, di ‘sicurezza’, a Bologna.
E’ nota alle cronache per avere ideato, con un’altra assessora Sara Biagiotti (PD) 
 il ‘fotovoltaico’ per i campi nomadi. Abusivi. Geniale.
Per carità, non vi è nulla di male a fare conferenze stampa congiunte con il PD, basta dirlo: siamo un piccolo megafono telematico di Renzi. E siamo tutti più sereni. E informati sulle reali intenzioni di fuffari che si spacciano per indefessi cacciatori di bufale.    RIFLETTETE! GENTE! C'è CHI SI ARRICCHISCE SUL MALE DELLE PERSONE E VIVE IMPUNEMENTE IN UNO STATO DI AGIATEZZA! QUESTI ELEMENTI ANDREBBERO FERMATI IN TUTTI I MODI! LA MAGISTRATURA? E' ASSENTE? O FORSE COMPLICE? QUESTO POST VALE COME UNA DENUNCIA PUBBLICA DEL MALE CHE CERTI ELEMENTI STANNO CAUSANDO ALLA SOCIETA'!