A seguito della denuncia presentata contro i promotori del sito Bufale un tanto al chilo per i reati di calunnia e diffamazione da parte del presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2015/02/bufale-tanto-al-chilo-sotto-inchiesta.html e della successiva apertura dell'inchiesta giudiziaria contro i promotori del sito da parte della procura della repubblica di Bologna. Il presidente nazionale di AIDAA ha depositato la richiesta di causa civile con una richiesta di risarcimento di 5 milioni di euro per il danno di immagine provocato dal sito dei mentecatti all'associazione ed alla sua persona. Soldi che saranno destinati agli animali.
BUFALE TANTO AL CHILO SOTTO INCHIESTA GIUDIZIARIA.
La procura della repubblica di Bologna ha aperto un fascicolo di indagine nei confronti dei responsabili del sito Bufale un tanto al chilo (butac.it) ipotizzando i reati di diffamazione mezzo stampa, calunnia e stalking nei confronti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente e del suo presidente Lorenzo Croce che ha presentato formale denuncia alla procura della repubblica di Bologna contro questi signori che da oltre due anni con articoli menzogneri e con una frequenza che supera abbondantemente il tollerabile hanno preso di mira le attività dell'associazione. La procura della repubblica di Bologna ha aperto il fascicolo contro Paolo Costa e Zamagni Gianluca con il numero di protocollo 294/2014/mod 46, che presto sarà sostituito nella parte finale dal mod.21. Questa mattina il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce è stato sentito dai carabinieri di Arluno come denunciante ed ha rilasciato un lungo verbale corredato di documentazione che inchioda i due responsabili del sito alle loro responsabilità. Probabilmente avendo il sito sede legale presso il Signor Zamagni Luca in via Melchiorre Delfico 12 a Rivazzurra di Rimini il fascicolo da Bologna sarà nei prossimi giorni trasmesso alla procura della repubblica di Rimini che proseguirà nell'inchiesta e che iscriverà i due ed eventuali collaboratori veri o presunti (Vedi Maicolangel Butac) nel registro degli indagati. "Il sito di BUFALE UN TANTO AL CHILO ha una sede legale presso il signor Zamagni Luca in via Melchiorre Delfino 12 a Rivazzurra di Rimini- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- e li intendo recarmi nei prossimi giorni in compagnia di alcuni amici dell'associaizione per scambiare due chiacchere assolutamente in maniera pacifica con ZAMAGNI ED IL SUO COMPLICE PAOLO COSTA, chissà ora che tocca a loro rispondere alla giustizia se si sentiranno cosi sicuri oppure visto che ho pubblicato il loro indirizzo di sede del sito avranno da strepitare come fanno di solito tutti i vigliacchetti di quella specie?" ASPETTIAMO E VEDIAMO.
BUFALE UN TANTO AL CHILO HA PAURA E SI CAGA SOTTO.
Che erano dei vigliacchetti lo sapevamo, che sono dei cacasotto ora ne abbiamo la prova. Infatti quelli di bufale un tanto al chilo si sono inventati l'ennesima panzana E MINACCIANO COME LORO SOLITO. Ma siccome sono dei senzapalle non hanno il coraggio di fare l'unica cosa che devono fare andare in procura a Bologna e vedere se esistono gli atti relativi alla mia denuncia che porta il numero 294/2014 MOD 46 che dopo che sono stato sentito si trasforma in modello 21 contro Zamagni e Costa. Loro scrivono le loro cose in maniera esagerata come al solito. Ma siccome in passato dicono di aver avuto risposte in due settimane dai tribunali vadano a Bologna, anzi tra un po saranno chiamati visto che sono indagati.
I VIGLIACCHI HANNO LE ORE CONTATE. E HANNO ANCHE CAMBIATO SERVER PER PAURA CHE GLI OSCURASSERO IL SITO. BUFFONI.
lORENZO CROCE
BUTAC - Bufale un tanto al chilo. Olio di cocco che sconfigge il 93% dei tumori in 2 giorni è pubblicità???
Continua imperterrita la diffamazione di tutte le cure alternative che non siano farmaci infatti i delinquenti corrotti dell'associazione mafiosa del cicap di bufale un tanto al chilo arrivano a negare le nuove ricerche scientifiche sulle cure naturali perché coinvolti con il business delle case farmaceutiche con annessi i pericolosi e inefficaci vaccini. Guardiamo nel dettaglio le fesserie che hanno scritto.
Qui ritroviamo l'articolo di questi sporca web di falsità per mazzette! http://www.butac.it/no-lolio-di-cocco-non-cura-il-cancro/ ma chissà forse se avrebbero fatto qualche ricerca seria avrebbero trovato la fonte dell'articolo della ricerca americana in originale? dato che dicono che gliela detto suo cuggino! riporto l'intero articolo della ricerca con tanto di video.
e Paolo Costa (Drugo),
questi sono i responsabili del sito sono stati pescati con le mani nella marmellata. Ogni volta che un giornale o un sito pubblica una notizia di AIDAA questi signori spacciandosi per il presidente dell'associazione (reato di sostituzione di persona) telefonano alla redazione per scoprire chi è il giornalista che ha pubblicato l'articolo in questione. L'ultima di queste porcherie risale alla giornata di ieri quando i due o qualcuno per loro ha telefonato ad un agenzia stampa per conoscere il nome del giornalista che ha pubblicato un articolo sulle inziative di AIDAA. Orbene spacciandosi per il presidente di AIDAA si sono fatti dire il nome ed il numero di telefono del giornalista che hanno poi chiamato intimandogli, con metodo squadristico e mafioso, di non pubblicare articoli di AIDAA PENA LO SPUTTANAMENTO DELLO STESSO GIORNALISTA, CHE OVVIAMENTE NON FACENDOSI INTIMIDIRE HA RICHIAMATO IL PRESIDENTE DI AIDAA RACCONTANDO LA TELEFONATA DEGLI SQUADRISTI ROSSI DI BUTAC.IT. OVVIAMENTE STAMATTINA E' SCATTATA LA DENUNCIA.
VISTO CHE LORO USANO CON NOI METODI SQUADRISTI, SARANNO RICAMBIATI ALLO STESSO MODO MA SENZA VIOLENZA.http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2015/02/quelli-di-butac-minacciano-i.html Un altro collaboratore di Butac è David Puente
Scientists Discover Coconut Oil Exterminates 93 Percent Of Colon Cancer Cells In Two Days
by Arjun Walia.
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Colon cancer: it’s one of the most common cancers among both men and women, and although a number of natural remedies have been linked to the prevention of this disease, government health authorities are quick to mention that not enough research has been done to warrant prescribing them. This is a common theme when it comes to using food as medicine and the science behind it. It’s unfortunate that science today is dominated by the pharmaceutical industry, and that most of the research received by physicians in the Western world comes directly from pharmaceutical companies.
“The medical profession is being bought by the pharmaceutical industry, not only in terms of the practice of medicine, but also in terms of teaching and research. The academic institutions of this country are allowing themselves to be the paid agents of the pharmaceutical industry. I think it’s disgraceful.” – (source)(source) Arnold Seymour Relman (1923-2014), Harvard Professor of Medicine and Former Editor-in-Chief of the New England Medical Journal
This, however, does not mean that other research, published in reputable peer-reviewed journals, is not being conducted, or is not significant.
A great example comes from a study that shows there is an active anti-cancer component in coconut oil that constitutes 50 percent of its makeup. It’s called lauric acid, and in a study published in the journalCancer Research, researchers at the University of Adelaide discovered this component completely exterminated more than 90 percent of colon cancer cells after just two days of treatment in a colon cancer cell line (CRC) in vitro. The study also reports/cites studies that postulate and indeed support the position that lauric acid can induce cancer cell death both in vitro and in vivo. For this study, the researchers used the rat small intestinal cell line as a model of normal intestinal epithelial cells, which again, “demonstrated that lauric acid induced considerable cell death.” Although there is still much to learn, there is obviously some potential here.
That being said, as reported by the United Nations University, experiments are being conducted with animals to find out how coconut oil can guard against cancer and have already yielded some interesting results. You can read more about that here.
What’s the difference between in vivo and in vitro studies? For in vitro studies, researchers conduct experiments using cells in a petrie dish, or perform a procedure in a controlled environment outside of a living organism. So, when we are talking about coconut oil and cancer, the study has not been performed in vivo, where researchers will perform experiments on whole, living organism as opposed to a partial or dead organism. Animal studies and clinical trials are two forms of in vivo research.
Unfortunately, clinical trials are highly expensive, making studying the beneficial effects of lauric acid on cancer difficult for researchers who lack proper access to funding. Despite the fact that multiple studies stress the need for more rigorous research, there is simply no money available. Why is this? It’s because medical research is funded by pharmaceutical companies, and pharmaceutical grade products, like drugs, are what they test in human and animal clinical trials. Things found in nature cannot be patented. Drugs can. It is therefore not in the best interests of a pharmaceutical company to fund this type of research, even though it is clearly in the best interests of the rest of the population.
Below is a clip of Dr. Peter Rost, a former vice president of one of the largest pharmaceutical companies in the world, Pfizer. In it he explains the monetary issue…
More On Coconut Oil
Lauric acid, the colon cancer killing property within coconut oil, is typically found in breast-milk as well. It’s a medium-chain fatty acid which supports the immune system and has plenty of antimicrobial properties. Some people consider raw, organic, virgin coconut oil to be a superfood that can help heal cancer and other disease, and studies like the one above support that assertion.
According to the American Society for Nutrition, clinical studies have also shown that the fats found within coconut oil (MCFAs) “may be useful in treating and preventing diseases such as diabetes, osteoporosis, virus-related diseases (mononucleosis, hepatitis C, herpes, etc.), gallbladder disease, Chrohn’s disease, and cancer.” (source)
Coconut oil has even been shown to decrease the side effects of chemotherapy and improve the quality of life for cancer patients. (source)
The point is that there are too many potential health and healing properties associated with virgin coconut oil to count, and further research would be, inarguably, beneficial. If you are interested in learning more about it we encourage you to further your research.
For starters, you can check out this article by Greenmedinfo.com: “The 50 Latest Coconut Oil Benefits,Backed By Science.”
There are so many potential cancer healing foods and plants out there, it’s literally overwhelming, and at the same time heartbreaking that pharmaceutical companies do not use their funds to encourage more research, or acknowledge the research that has already been done. As it stands now, 25 percent of the active ingredients in cancer drugs are found only in the Amazon, despite the fact that only 10 percent of its plants have been studied for their medicinal properties.
According to studies published in Life Sciences, Cancer Letters and Anticancer Drugs, artemesinin, a derivative of the wormwood plant commonly used in Chinese medicine, can kill off cancer cells and do it at a rate of 12,000 cancer cells for every healthy cell. (source)
More recently, bitter melon juice was shown to kill pancreatic cancer cells in vitro and in mice in a study done by the University of Colorado. Considering the results were seen in both in vitro and in vivotests, the effectiveness of bitter melon juice in treating pancreatic cancer, and potentially other cancers, at a clinical level, are clearly promising.(source)
Here is a clip of a molecular biologist explaining how THC completely kills cancer cells.
The list goes on and on, and there are hundreds, if not thousands, of similar studies that urge further examination into these potentials.
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Bufale un Tanto al Chilo: Creatori di Bufale butac.it – MICHELANGELO COLTELLI e apparentamenti vari CAUSANO A VARIE AZIENDE DANNI ECONOMICI AL SOLO SCOPO DI FARE SOLDI CON LA DIFFAMAZIONE
SOLO SCOPO DI FARE SOLDI CON LA DIFFAMAZIONE
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| Gioielliere di Bologna. Evidentemente il troppo oro che ha visto gli ha dato alla testa! |
Gli zimbelli del web, BUTAC.IT hanno ormai raggiunto la fine del barile. Indagini in corso dalle procure di Bologna e Firenze stanno esaminando quando sia il danno economico che gli autori, uno identificato come Michelangelo Coltelli (Coltelli), hanno causato a diverse aziende – al solo scopo di fare soldi con la diffamazione.
Siamo felici che BUTAC.IT presto chiuderà i battenti e con lui anche chi ha scritto per il sito. Il soprannominato COLTELLI ha una gioielleria a Bologna e credo che avrà come pagare i danni che il comitato di risarcimento e querelante gli sta’ chiedendo.
Sono stati anni in cui internet è stata poco regolamentata. Anni in cui elementi meschini come quelli di BUTAC hanno lucrato sopra aziende, persone, fatti e un pubblico di credenti ignari. Ora è il momento di pagare per quanto grosse le hanno sparate. Cosa? Le loro Bufale ovviamente.
Chissà se Michelangelo Coltelli scriverà un libro sulle bufale da qualche cella di qualche carcere, oppure, sotto un ponte e ormai al bighellonaggio, vorrà raccontare la sua BUFALA-VITA con qualche gioiello ancora addosso.
Che dire? Gente inutile e meschina e forse prezzolata che ha solo causato confusione, danno economico e un grosso, grosso prezzo da pagare per loro stessi,
Non è una BUFALA, amici di BUTAC.IT, è solo quanto vi meritate http://piemonte.puscii.nl/articolo/23791/creatori-di-bufale-butac-it-michelangelo-coltelli Altri fondatori e collaboratori per riempire il web di falsità per certe coperture mediche e militari QUELLI DI BUTAC MINACCIANO I GIORNALISTI CHE PUBBLICANO
Oltre alla richiesta di oscuramento di oscuramento parziale del sito Bufale un tanto al chilo, il presidente di AIDAA Lorenzo Croce ha denunciato i responsabili del sito Bufale un Tanto al Chilo per sostituzione di persona e minacce.Gianluca Zamagni (Maledetto)e Paolo Costa (Drugo),
questi sono i responsabili del sito sono stati pescati con le mani nella marmellata. Ogni volta che un giornale o un sito pubblica una notizia di AIDAA questi signori spacciandosi per il presidente dell'associazione (reato di sostituzione di persona) telefonano alla redazione per scoprire chi è il giornalista che ha pubblicato l'articolo in questione. L'ultima di queste porcherie risale alla giornata di ieri quando i due o qualcuno per loro ha telefonato ad un agenzia stampa per conoscere il nome del giornalista che ha pubblicato un articolo sulle inziative di AIDAA. Orbene spacciandosi per il presidente di AIDAA si sono fatti dire il nome ed il numero di telefono del giornalista che hanno poi chiamato intimandogli, con metodo squadristico e mafioso, di non pubblicare articoli di AIDAA PENA LO SPUTTANAMENTO DELLO STESSO GIORNALISTA, CHE OVVIAMENTE NON FACENDOSI INTIMIDIRE HA RICHIAMATO IL PRESIDENTE DI AIDAA RACCONTANDO LA TELEFONATA DEGLI SQUADRISTI ROSSI DI BUTAC.IT. OVVIAMENTE STAMATTINA E' SCATTATA LA DENUNCIA.
VISTO CHE LORO USANO CON NOI METODI SQUADRISTI, SARANNO RICAMBIATI ALLO STESSO MODO MA SENZA VIOLENZA.http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2015/02/quelli-di-butac-minacciano-i.html Un altro collaboratore di Butac è David Puente
BUTAC.IT E BUFALE.NET: I FINTI SITI ANTI-BUFALE CONVOCATI DAL PD Vox vi ha sempre detto, come dietro i finti siti anti-bufale Butac.it eBufale.net si nascondesse, in realtà, un’opera di dis-informazione tesa a depistare i lettori dai problemi reali.
Ora, sono usciti allo scoperto. Addirittura convocati dai loro referenti politici del PD, a Bologna:
Questa Nadia Monti (PD)
ha una storiella politica particolare. Faceva parte dell’IDV del desaparecido Di Pietro, ora è praticamente un’assessora PD. Si occupava, fino a pochi mesi fa, di ‘sicurezza’, a Bologna.
ha una storiella politica particolare. Faceva parte dell’IDV del desaparecido Di Pietro, ora è praticamente un’assessora PD. Si occupava, fino a pochi mesi fa, di ‘sicurezza’, a Bologna.
E’ nota alle cronache per avere ideato, con un’altra assessora Sara Biagiotti (PD)
il ‘fotovoltaico’ per i campi nomadi. Abusivi. Geniale.
il ‘fotovoltaico’ per i campi nomadi. Abusivi. Geniale.
Per carità, non vi è nulla di male a fare conferenze stampa congiunte con il PD, basta dirlo: siamo un piccolo megafono telematico di Renzi. E siamo tutti più sereni. E informati sulle reali intenzioni di fuffari che si spacciano per indefessi cacciatori di bufale. RIFLETTETE! GENTE! C'è CHI SI ARRICCHISCE SUL MALE DELLE PERSONE E VIVE IMPUNEMENTE IN UNO STATO DI AGIATEZZA! QUESTI ELEMENTI ANDREBBERO FERMATI IN TUTTI I MODI! LA MAGISTRATURA? E' ASSENTE? O FORSE COMPLICE? QUESTO POST VALE COME UNA DENUNCIA PUBBLICA DEL MALE CHE CERTI ELEMENTI STANNO CAUSANDO ALLA SOCIETA'!
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